A tutti i viaggiatori e pendolari sarà capitato di perdere un guanto, una sciarpa, un ombrello nei propri spostamenti in città. E sono questi, assieme a trolley, cartelline scolastiche, zaini e portafogli, gli oggetti più comuni smarriti nel mese di febbraio, e finiti all’Ufficio oggetti rinvenuti del Comune di Bologna. Solo ai più distratti però, può capitare di perdere un anello, e a febbraio sono 21 quelli ritrovati, o il telefonino, e sono 34, mentre 24 sono gli altri dispositivi elettronici, 25 i bracciali, 25 gli orologi, 30 le borse e i borselli.

Difficile immaginare invece di portarsi in giro, e perdere, un ferro da stiro in autobus: a febbraio a Bologna è successo anche questo. Oppure una scatola di fili di rame o una lanterna in metallo blu. L’oggetto più singolare perduto questo mese, resta però un tubo contenitore alto 1 metro e 80 con diametro di 80 centimetri, dotato di lucchetto, che all’apertura si è rivelato contenere una canna da pesca. Gli oggetti smarriti arrivati in piazza Liber Paradisus nel mese di febbraio sono 828.

Di tutti gli oggetti smarriti viene pubblicato mensilmente un elenco a cura dell’Ufficio oggetti rinvenuti del Comune di Bologna che si occupa di tenerli in custodia per 12 mesi.
L’Ufficio si trova in piazza Liber Paradisus 10 – Torre B – piano zero ed è aperto il lunedì, mercoledì e venerdì dalle 8.30 alle 12.30; il martedì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 16.30 e il giovedì a orario continuato dalle 8.30 alle 16.30.
Il proprietario, per rientrare in possesso del proprio oggetto o documento deve presentarsi personalmente all’Ufficio con un documento d’identità valido, fornendo una descrizione dettagliata del bene.
Nel caso il proprietario non si presenti per il ritiro, l’oggetto viene restituito alla persona che l’ha trovato e consegnato, mentre tutti i beni non ritirati entro i termini di custodia previsti rimangono a disposizione del Comune e potranno essere messi in vendita all’asta.