“I Socialisti sassolesi si sono ritrovati nel bel mezzo della “buriana” politica che da tempo sta investendo la malferma baracca edificata da un PD locale, culturalmente votato all’autosufficienza politica.

La preoccupazione, ovviamente, non è la staticità della baracca PD, ma i disastri che sta combinando nel governo della città, con la prova del voto”. Così Mario Cardone della Direzione Provinciale PSI Modena.

“I Socialisti sassolesi, sempre presenti con proposte politiche in sintonia con la cittadinanza, purtroppo, poco o niente considerate dal PD, in stretta connivenza con chi della politica ne ha fatto un mezzo.

Non solo noi Socialisti ma anche altre forze e movimenti – prosegue Cardone – hanno denunciato, fin dal luglio 2014, la cultura dell’autosufficienza politica del PD,  ebbene è noto che dopo il ballottaggio del luglio 2014 è stato chiuso il tavolo di confronto con gli alleati, quelli scomodi.

L’annunciato disastro elettorale non ha fatto desistere i cultori dell’autosufficenza…… uguali a quelli che ballavano sul “Titanic“.

In dieci anni (2008/2018) il Pd sassolese ha perso ben 14 punti percentuali, con punte maggiori nei quartieri popolari, ma si continua a fare finta di niente. La coalizione chiamata al “buon governo per il bene comune“, frutto di accordi nazionali, regionali e provinciali, per un socialismo municipale riformista ed  umanista è in pericolo.

Ma qualche stratega allo “gnocco fritto”, si è accorto, o no, che ben 409 elettori sassolesi hanno annullato la scheda elettorale alla Camera dei Deputati, pari all’1,75 % dei voti validi?

Stessa debacle a livello di comprensorio modenese della ceramica (Fiorano, Formigine e Maranello).

Prima del disastro definitivo, il prossimo appuntamento è la primavera 2019 con la elezione dei Consigli Comunali e dei Sindaci – conclude Cardone – ci sarebbe bisogno di un rinnovato processo di aggregazione di tutte le forze riformiste ….ci vuole un piano di azione per il  rilancio di Sassuolo e del comprensorio ceramico compresa la montagna.

Un grazie agli elettori”.