Dopo le sollecitazioni avanzate anche da Federconsumatori, Trenitalia ha disposto dei provvedimenti in merito ai disagi che i cittadini stanno vivendo in questi giorni per quella che abbiamo definito “la guerra persa del trasporto su rotaia”. Per i disagi causati dalle avverse condizioni meteorologiche del 26, 27 e 28 febbraio 2018, vengono fornite le informazioni utili sui rimborsi da diffondere ai passeggeri.
Per chi ha rinunciato al viaggio, è previsto il rimborso integrale del biglietto non utilizzato,
indipendentemente dall’avvenuta soppressione del treno. Le richieste di rimborso potranno essere avanzate entro il 31 marzo 2018.

Per chi ha viaggiato, è previsto un indennizzo:
• pari al 100% del prezzo del biglietto per ritardi pari o superiori alle tre ore;
• pari al 50% del prezzo del biglietto per ritardi di almeno 120 minuti;
• pari al 25% del prezzo del biglietto per ritardi compresi tra i 60 e i 119 minuti.
L’indennizzo può essere corrisposto entro 12 mesi, a scelta del cliente: con un bonus, in contanti per
pagamenti effettuati in contanti o mediante il riaccredito per pagamenti effettuati con carta di credito.
Inoltre, dai 30 ai 59 minuti di ritardo, è previsto un bonus del 25% del prezzo del biglietto, utilizzabile
entro 12 mesi per l’acquisto di un nuovo ticket.

Rimborsi e indennizzi potranno essere richiesti secondo le seguenti modalità:

  • sul sito www.trenitalia.com o tramite app per i biglietti acquistati online;
  • telefonando al call center o compilando il web form disponibile su www.trenitalia.com;
  • presso qualsiasi biglietteria;
  • agenzia di viaggio presso cui è stato acquistato il biglietto.

Federconsumatori ribadisce quanto richiesto nei giorni scorsi: Trenitalia attivi una procedura straordinaria
per riconoscere non solo la corresponsione del rimborso del biglietto, ma anche di un riconoscimento
economico del pesante disagio che le persone hanno subito.
Questo si attendono gli utenti, dopodiché si apra una procedura nei confronti del gestore della rete che in
questo percorso di riconoscimento economico nei confronti dei passeggeri è assolutamente assente.

Troppo “comodo” chiedere scusa dopo avere causato il danno, troppo comodo annunciare che si investe nelle infrastrutture dopo che le infrastrutture hanno dimostrato tutta la loro debolezza. Trenitalia eviti che la rabbia per un percorso conciliativo di portata cosi limitata porti i cittadini/consumatori a aprire giuste rivendicazioni tramite Associazioni/Giudici.
Quella che viene chiamata “eccezionale situazione meteorologica” deve portare ad una eccezionale e straordinaria procedura risarcitoria, solo così si riconquista il rispetto dei cittadini e si argina la giusta rabbia di chi ha subito disagi e disservizi.