Nell’ambito dell’attività di ricerca di soggetti destinatari di provvedimenti restrittivi, nella mattinata di ieri, personale della locale Squadra Mobile ha tratto in arresto un cittadino albanese di anni 25, per reati inerenti lo sfruttamento della prostituzione. L’uomo aveva avviato la propria “attività” a Modena nel 2015, reclutando, sfruttando e inducendo al meretricio con minacce e violenza ragazze di nazionalità straniera, che si prostituivano in zona Tempio e in appartamento. Esercitava sulle giovani una vera e propria attività di controllo e di gestione, procacciando loro i clienti attraverso annunci su siti internet specializzati in incontri a pagamento.

L’albanese si era sottratto alla misura cautelare degli arresti domiciliari, disposta dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena nel settembre 2017, rientrando in Albania per parecchi mesi così da rendersi irreperibile sul territorio nazionale. Rintracciato dagli agenti della Squadra Mobile in un albergo cittadino in compagnia di alcune ragazze sfruttate dallo stesso, l’albanese è stato tratto in arresto in esecuzione del provvedimento di aggravamento della misura cautelare della detenzione domiciliare, sostituita con quella della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Modena lo scorso 14 febbraio.