Come valutare il proprio rischio cardiovascolare, prevenire l’infarto con uno stile di vita sano o affrontare un arresto cardiaco con semplici manovre di rianimazione. Sono i temi al centro della giornata dedicata al cuore, giunta quest’anno alla quarta edizione, in programma sabato 17 febbraio, tra le 10 e le 18, nella Corte di Palazzo Pepoli, sede del Museo della Storia di Bologna, in via Castiglione 8.
L’appuntamento rientra nella Settimana del cuore, promossa dall’Associazione Nazionale dei Medici Cardiologi Ospedalieri (ANMCO) e dalla Fondazione per il Tuo cuore.

Al mattino medici e infermieri delle cardiologie degli ospedali Maggiore, Bellaria, Bazzano e Bentivoglio, effettueranno gratuitamente la rilevazione di colesterolemia, glicemia e dei principali parametri vitali con un semplice prelievo di una goccia di sangue dal dito.
Per tutta la giornata, inoltre, gli operatori sanitari daranno vita a momenti di educazione alla prevenzione cardiovascolare, diffondendo buone pratiche per corretti stili di vita (attività fisica, sana alimentazione, stop al fumo). In contemporanea, istruttori di rianimazione cardiopolmonare della American Heart Association, dimostreranno, attraverso brevi training, in quale modo è possibile far ripartire un cuore, con o senza il defibrillatore.

DAE RespondER, l’app che allerta i soccorritori
Si chiama DAE RespondER, ed è la prima App integrata con il Sistema 118 Regionale che, in caso di arresto cardiaco in un luogo pubblico, allerta i soccorritori e localizza i defibrillatori più vicini e disponibili. La App, gratuita e scaricabile dallo scorso dicembre, ha già contribuito a salvare almeno una vita. La diffusione della conoscenza delle manovre rianimatorie cardiopolmonari elementari, infatti, è sempre più riconosciuta come un elemento essenziale per aumentare le possibilità di sopravvivenza in caso di arresto cardiaco. Manovre elementari, che possono salvare una vita e che chiunque, anche senza una preparazione sanitaria professionale, può eseguire. Ogni anno sono circa un migliaio, nel territorio provinciale bolognese, le persone colpite da arresto cardiaco. Un intervento tempestivo, con le prime manovre di rianimazione e l’impiego dei defibrillatori semiautomatici esterni, può rivelarsi decisivo: defibrillare entro 3-5 minuti dall’inizio dell’arresto può consentire, infatti, la sopravvivenza del paziente nel 50-70% dei casi.

Le cardiologie dell’Azienda Usl di Bologna
Nel 2017 la Cardiologia dell’Ospedale Maggiore ha eseguito 2 mila ricoveri in regime ordinario (700 dei quali per infarto miocardico o sindromi coronariche acute), 270 ricoveri in day hospital, 1.920 coronarografie e 1.100 angioplastiche coronariche (340 delle quali angioplastiche primarie nell’infarto miocardico acuto, uno dei volumi di attività più elevati tra le cardiologie italiane), 303 impianti di pacemaker, 73 impianti di defibrillatore (32 dei quali con funzione di pacing biventricolare per la terapia di resincronizzazione cardiaca nello scompenso), 205 studi elettrofisiologici, 190 ablazioni transcatetere (110 delle quali complesse) e 4 chiusure transcatetere dell’auricola sinistra.
Sono state eseguite, inoltre, 60 mila prestazioni ambulatoriali per pazienti non ricoverati.

La Cardiologia dell’Ospedale Bellaria accoglie, ogni anno, circa 1.000 pazienti soprattutto con scompenso cardiaco o sottoposti ad intervento cardiochirugico. Il percorso di cura si articola in una prima fase di ricovero, cui segue un ciclo di day hospital riabilitativo, durante il quale la persona cardiopatica recupera la propria autonomia. Il percorso si avvale di una équipe multidisciplinare composta da cardiologi, nefrologi, pneumologi, dietiste, psicologi e fisioterapisti. Complessivamente, nel 2017 sono state effettuate oltre 5 mila sedute di Cardiologia Riabilitativa.

La Cardiologia dell’Ospedale Dossetti di Bazzano è il riferimento cardiologico per il territorio di Casalecchio di Reno, Zola Predosa e Valsamoggia. Nel 2017 ha eseguito oltre 11 mila prestazioni ambulatoriali.

La Cardiologia dell’Ospedale di Bentivoglio è il riferimento cardiologico per la pianura bolognese. Nel 2017 ha eseguito 800 ricoveri in regime ordinario, 120 ricoveri in day hospital, 103 impianti di pacemaker, 22 impianti di defibrillatore e 458 coronarografie. 190 angioplastiche coronariche sono state eseguite presso l’emodinamica dell’Ospedale Maggiore di Bologna.