Nel fine settimana di Art City la zona universitaria e piazza Verdi saranno uno degli snodi della vasta offerta cittadina. L’associazione PeacockLAB che gestisce il Winter Village ha organizzato una serie di appuntamenti rigorosamente a ingresso gratuito.

Dal 1 al 10 febbraio il container arte del Guasto village sarà uno delle tappe del progetto PubbliCITTA’ di Serendippo con la mostra “The Carousel” che riflette sulla pubblicità rappresentandola come una contemporanea tortura e facendola dialogare con l’immaginario medievale.

Venerdì 2 febbraio alle 18 al Teatro Comunale la performance collettiva “Papercut” di Francesca Arri: la burocrazia come arma di disinformazione e il suo effetto sulla vita delle persone e sui bisogni come lavoro, famiglia e salute.

Sabato 3 e domenica 4 febbraio alle 15 “Il giardino del riciclo” trasformerà la piazza in un piccolo angolo green per i laboratori di riciclo creativo dedicati a bambini da 3 a 10 anni e alle loro famiglie.
Al sabato ci sarà la lettura di “Storia di una lumaca che scoprì l’importanza della lentezza di Luis  Sepúlveda seguito da un laboratorio mentre domenica i bambini sono invitati a portare sassolini, foglie, cortecce e fili d’erba per creare un grande collage con elementi della natura.

Domenica 4 febbraio alle 15.30 in piazza Verdi “Il gran buffet magico”. Due clown girovaghi, il Bianco e il Rosso, sostano in una città con il loro circo ultra piccino e riescono, attraverso la magia, a creare un grande buffet per tutti i gusti e i generi. Ingresso libero fino a un massimo di trenta persone, un box permetterà di lasciare un contributo per la compagnia.

Per il programma de La via Zamboni il fine settimana di Art City prevede tre progetti site specific: l’installazione pubblica Street/Frames a cura di Giuseppe De Mita promossa in collaborazione con Home Movies visibile dal 1° al 28 febbraio; Alessandra Messali propone Lo Slancio, un’incursione museografica all’interno della collezione del Museo della Specola di Palazzo Poggi, a cura di Giulia Morucchio e Irene Rossini; The Grandfather Platform è un progetto pensato appositamente dall’artista Luca Pozzi per la sala dei Carracci di Palazzo Magnani come una vera e propria opera site specific, capace di fare dialogare l’antico con il contemporaneo, il mondo e la storia del Rinascimento con quello delle ultime scoperte scientifiche.