Ha un valore complessivo di 8 milioni e 100 mila euro l’intervento che verrà realizzato in via Forghieri a Modena con la costruzione della palazzina di Abitare sociale (33 alloggi e un centro diurno per diversamente abili), oltre alle opere di riqualificazione della strada, del quale la Gazzetta ufficiale dell’Unione europea ha pubblicato mercoledì 31 gennaio la gara d’appalto.

L’avvio delle procedure era stato annunciato dal sindaco Gian Carlo Muzzarelli in occasione della visita del presidente del Consiglio Paolo Gentiloni. L’intervento, infatti, rientra nel “Progetto Periferie. Ri-generazione e innovazione”, il Programma di riqualificazione urbana e sicurezza dell’area nord della città che ha ottenuto un finanziamento dal Governo di 18 milioni di euro e che prevede investimenti complessivi, pubblici e privati, per circa 59 milioni di euro.
L’intervento della palazzina è sviluppato dalla società di trasformazione urbana CambiaMo, che ha anche il ruolo di soggetto attuatore per gli altri lavori previsti dal Programma. L’importo dell’appalto è di circa 6,2 milioni di euro (alcuni interventi tecnici nell’area del cantiere prevedono altre procedure di evidenza pubblica) e la scadenza per la presentazione delle offerte è fissata alle ore 13 di lunedì 9 aprile. L’assegnazione dei lavori dovrebbe avvenire entro l’estate, se si saranno concluse le procedure di valutazione delle offerte, il contratto d’appalto avrà una durata di 18 mesi.
Nelle prossime settimane, inoltre, sarà pubblicata anche la gara di affidamento dei lavori di realizzazione del Data Center Modena Innovation Hub, per un costo complessivo di 5 milioni e 100 mila euro.
Nella palazzina di via Forghieri, che si inserisce in una zona dove CambiaMo ha già realizzato altri due edifici con edilizia sociale, troveranno posto anche alloggi a canone calmierato (Ers, Edilizia residenziale sociale), alcuni attrezzati per persone con disabilità, mentre il centro diurno sarà una struttura di 500 metri quadri a piano terra, con disponibilità di un’ampia area verde, e potrà accogliere fino a 25 persone con disabilità. Sono previste aree per l’esercizio motorio, laboratori per le attività manuali, spazi per la socializzazione e attività ricreative, salette da destinare a lavori individuali o colloqui, locali destinati al riposo e al relax, sala da pranzo con cucina attrezzata.
Il progetto della palazzina prevede il rispetto di criteri di qualità e sostenibilità sia in riferimento alla sicurezza sismica sia per quello che riguarda l’efficientamento energetico: l’edificio sarà un cosiddetto “Nzeb”, cioè a Energia quasi Zero.