Società di Reggio Emilia dapprima froda il fisco facendo uso di fatture false, poi diventa evasore totale, non presentando le dichiarazioni dei redditi, ed infine fa sparire tutta la
documentazione amministrativa e contabile. La Guardia di Finanza reggiana individua una frode fiscale da 6 milioni di euro e denuncia 3 persone per reati tributari.
Nell’ambito di indagini di polizia economico-finanziaria svolte dal Gruppo della Guardia di Finanza di Reggio Emilia, è stata individuata e sottoposta a verifica fiscale una società di Reggio Emilia, operante nel settore dell’installazione di impianti elettrici, che nel periodo dal 2012 al 2016 ha posto in essere gravi forme di frode ed evasione fiscale.
La società ha fatto uso di fatture per operazioni inesistenti emesse da altri soggetti economici compiacenti, al fine di frodare l’IVA e ridurre artificiosamente la base imponibile da sottoporre a tassazione, quindi, negli anni 2015 e 2016, ha omesso di presentare le dichiarazioni obbligatorie ai fini fiscali e successivamente ha occultato le scritture contabili, frapponendo così concreto ostacolo alla ricostruzione della sua posizione fiscale a cura della Guardia di Finanza.
Complessivamente la base imponibile sottratta a tassazione è risultata pari a 5 milioni di euro, oltre a 1 milione di euro di violazioni in materia IVA, cui si aggiungono le connesse violazioni penal-tributarie, che hanno portato alla denuncia degli amministratori della società che si sono succeduti in questi anni.
Il Gruppo Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha pertanto denunciato alla Procura della Repubblica di Reggio Emilia, in stato di libertà, tre persone di 32, 44 e 65 anni, rispettivamente di origini calabresi, modenesi e venezuelane, ma tutti residenti nella provincia di Reggio Emilia, per i reati di “dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti”, “omessa dichiarazione” e “occultamento o distruzione di documenti contabili”.