«Finalmente ora siamo tutti d’accordo che occorre superare il ricorso alle cooperative spurie come la Provincia sostiene da tempo. Anche le imprese hanno capito che così non si può andare avanti; le coop spurie o improprie che violano le regole e sfruttano i lavoratori vanno combattute perché la legalità e il valore del lavoro vengono prima di tutto, anche a tutela delle tante  cooperative sane che fanno parte della storia sociale e civile del nostro territorio».

Lo ha affermato Gian Carlo Muzzarelli, presidente della Provincia di Modena, aprendo il tavolo istituzionale sul comparto carni che si è riunito venerdì 5 gennaio nella sede della Provincia di Modena e durante il quale sono state  affrontate anche le problematiche emerse di recente alla Castelfrigo di Castelnuovo Rangone.

Hanno partecipato i rappresentanti delle associazioni di categoria, dei sindacati, delle centrali cooperative e i sindaci di Castelnuovo Rangone, Massimo Paradisi, di Vignola Simone Pelloni, di Spilamberto  Umberto Costantini e di Castelvetro Fabio Franceschini.

«Partiamo dall’accordo regionale – ha aggiunto Muzzarelli – per ricostituire relazioni sindacali positive e chiudere la vicenda  Castelfrigo avviando il nuovo gruppo di lavoro tecnico, che si riunirà nei prossimi giorni,  con i ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico per definire un modello produttivo che valorizzi i lavoratori, affronti il tema dei controlli e il rispetto della legalità. Il problema non è  solo modenese, per questo serve un tavolo regionale dopo il lavoro svolto fin qui dal tavolo modenese avviato da tempo dalla Provincia».

Durante la discussione, Ennio Rovatti della Uil ha evidenziato la necessità di arrivare a soluzioni concrete attraverso nuove relazioni sindacali, Gianluca Verasani di Legacoop Estense dopo aver sottolineato  «l’impegno nelle nostre coop per l’eventuale assorbimento di lavoratori della Castelfrigo che hanno perso il lavoro» ha ricordato che «le cooperative non sono tutte uguali, ci sono coop sane che applicano i contratti e rispettano il lavoro», concetti ripresi da Alessandro Monzani di Confcooperative, che ha rilanciato la necessità di un dialogo tra le parti come presupposto per risolvere i problemi, compresi quelli della Castelfrigo.

Umberto Costantini, sindaco di Spilamberto, ha proposto l’adesione a un codice etico condiviso sul rispetto della legalità, la qualità del lavoro e per la valorizzazione del distretto, mentre il sindaco Paradisi ha evidenziato il danno di immagine per tutto il comparto. «Ora non c’è più molto tempo – ha aggiunto – occorre agire subito anche perché sono presenti altre situazioni difficili in altre imprese, oltre alla Castelfrigo».

Simone Gradellini di Confindustria Emilia area centro, ha ricordato l’accordo sottoscritto nel luglio 2017 rafforzato da quello regionale siglato di recente. «Come abbiamo sempre sostenuto non è un problema solo modenese – ha detto – che però possiamo superare, la nostra volontà c’è e dalla sigla dell’accordo di luglio in Provincia si stanno facendo passi avanti positivi molto importanti».

William Ballotta della Cisl ha ribadito il valore dell’accordo regionale ed evidenziato che «occorre salvaguardare l’occupazione anche tramite la formazione specifica nel distretto carni e avviare un nuovo modello produttivo senza dimenticare che la cooperazione ha avuto e deve avere un ruolo importante e positivo».

Manuela Gozzi della Cgil, infine, ha ricordato che da tempo «evidenziamo la necessità di superare le cooperative spurie, nel rispetto della legalità e ribadiamo la necessità di introdurre la clausola sociale a tutela dei lavoratori».