Si è concluso con successo dopo quattro anni di attività il progetto europeo KEYSTONE, coordinato da Unimore, che ha consentito la creazione di un network internazionale volto alla costruzione di un sistema per la ricerca di informazioni per parole chiave su sorgenti di dati strutturati.

Nel corso della sua attività sono stati coinvolti in rete oltre 200 membri, ricercatori espressione di 31 nazioni, operanti nei settori della gestione semantica dei dati, nell’ambito di big data, semantic web, information retrieval ed elaborazione del linguaggio naturale.

I dati strutturati sono le informazioni aggiuntive (ad es. orari, prezzi, stelle per indicare le recensioni), conservate in database, che permettono ai motori di ricerca di migliorare i risultati di una query. Il fatto che siano conservati in schemi rigidi li rende più difficilmente indicizzabili.

Nei quattro anni di attività di KEYSTONE, che ha potuto contare su un budget complessivo di 550 mila euro, Unimore ha promosso 11 meeting (finanziando la partecipazione di oltre 400 ricercatori), 3 scuole estive (con 65 borse erogate per la partecipazione) e supportato 64 scambi internazionali. Prodotte, inoltre, più di 100 pubblicazioni scientifiche che hanno coinvolto i partecipanti alla rete e stimolato la costruzione di una ventina di progetti di ricerca internazionali.

In questo contesto le attività di KEYSTONE, finanziato dal programma COST – azione sostenuta dalla UE – guidato da Unimore in qualità di coordinatore, hanno puntato alla costruzione di una rete paneuropea di studiosi, provenienti da università, enti di ricerca e aziende, impegnata a confrontarsi e lavorare sulla realizzazione di un sistema che possa rendere più facile una ricerca su sorgenti di dati strutturati.

“L’obiettivo principale dell’azione – ha spiegato il prof. Francesco Guerra di Unimore – è stato quello di creare e coordinare una rete di ricercatori che studia tecniche di interrogazione per keyword su sorgenti di dati strutturati. La tecnologia ha fatto enormi progressi nello sviluppo di tecniche per interrogare documenti. Tutti noi usiamo motori di ricerca per trovare le pagine web di interesse. Tuttavia la maggior parte delle informazioni contenute nel web risiede in database, che sono sorgenti di dati, che non possono essere facilmente interrogate con le tecniche tradizionali. Se siamo ad esempio in grado di trovare gli alberghi di Modena attraverso una interrogazione su un motore di ricerca, la stessa interrogazione per cercare un albergo avente una camera libera con un costo inferiore a 100 euro è difficilmente risolubile da un motore di ricerca generico”.