Oltre centoventi milioni di euro dalla Regione Emilia-Romagna per il Policlinico Sant’Orsola. Per accompagnare la struttura ospedaliero-universitaria, punto d’eccellenza della sanità regionale e nazionale, verso le sfide future.  Per migliorare ulteriormente la qualità dell’accoglienza dei pazienti. Per realizzare nuovi padiglioni e ammodernare quelli esistenti.

Un piano di investimenti che in cinque anni permetterà di attivare tutti i lavori per far salire a 240mila, sui 385 mila totali, i metri quadrati riqualificati o di nuova costruzione e raddoppiare, portandoli dagli attuali 500 a 1.000, i posti letto riqualificati, che diverranno quindi il 70% dei totali (1.410).

Le risorse serviranno in parte – 41 milioni già stanziati – a finanziare la riqualificazione del Polo Materno-infantile;gli 80 milioni di nuovi investimenti permetteranno invece la costruzione di tre nuovi Poli (Ematologico, Oncologico, Medico Specialistico) e l’avvio della ristrutturazione delle degenze dei padiglioni 2 (Albertoni) e 5 (Nuove Patologie).

Lavori cui va aggiunta, come prevede il piano edilizio dell’Università di Bologna, la realizzazione della Torre Biomedica, che ospiterà infrastrutture tecnologicamente avanzate per la ricerca, e di un plesso per la didattica capace di soddisfare le esigenze dell’intera offerta formativa in ambito medico.

A presentare i progetti e i relativi finanziamenti, questa mattina a Bologna nella sede del Policlinico, sono stati il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, con l’assessore alle Politiche per la Salute, Sergio Venturi e la direttrice generale del Policlinico, Antonella Messori; il rettore dell’Università di Bologna, Francesco Ubertini, e il sindaco, Virginio Merola.

“Guardiamo insieme al domani, costantemente- sottolinea il presidente Bonaccini-. Lavorando per una sanità d’eccellenza, in grado non solo di dare risposte ora, ma capace di vincere le sfide del futuro e di raggiungere obiettivi sempre più ambiziosi. Continuiamo ad investire, e lo facciamo con risorse davvero straordinarie, sugli ospedali, sul personale, sulle strutture e sui servizi per i cittadini.  Oggi parliamo del Policlinico, che grazie a questo piano diventerà sempre più moderno, efficiente ed accogliente, ma il nostro lavoro e i nostri investimenti guardano a tutto il sistema sanitario dell’Emilia-Romagna, che deve continuare ad essere all’altezza della qualità che da sempre lo contraddistingue, e migliorarla ancora”.

“Gli interventi che andiamo a finanziare significano un nuovo modo di fare ospedale, con nuove tecnologie, nuove cure, strutture completamente rinnovate e una ancora maggiore efficienza gestionale- spiega l’assessore Venturi-. Parliamo di un ospedale davvero proiettato nel futuro, costruito per soddisfare le esigenze dei medici e al tempo stesso per migliorare i servizi ai cittadini”.

“Quello annunciato oggi è un investimento di portata storica, che proietta il Policlinico universitario Sant’Orsola ad essere un punto di riferimento internazionale non solo per assistenza e cura, ma anche per didattica e ricerca- commenta il rettore Ubertini-. All’interno di questo progetto, un tassello importante, previsto dal piano edilizio dell’Alma Mater, è quello della Torre Biomedica: un edificio che ospiterà infrastrutture tecnologicamente avanzate per la ricerca medica e che sarà organizzato in modo tale da favorire la condivisione delle attrezzature e la collaborazione tra diversi gruppi di ricerca in un’ottica fortemente interdisciplinare. Oltre alla Torre- aggiunge il rettore- verrà realizzato un plesso per la didattica pensato per soddisfare le esigenze dell’intera offerta formativa in ambito medico e per favorire lo sviluppo di nuove attività (co-working, sperimentazione, divulgazione) realizzate da studenti, assegnisti e dottorandi”.

“Quello che verrà realizzato è una indicazione di futuro: un progetto imponente e ambizioso che qualificherà ancora di più Bologna come città della medicina e della cura- spiega il sindaco Merola-. Il Policlinico di Sant’Orsola sarà sempre di più uno dei centri scientifici e sanitari di tutto il territorio metropolitano che confermerà e accrescerà il ruolo di riferimento regionale e nazionale della sanità bolognese e metropolitana”.

“Il finanziamento della Regione- afferma la direttrice generale Messori- costituisce un passaggio storico per il nostro Policlinico e consegna a tutti noi una grande responsabilità. Ora tocca a noi, infatti, lavorare insieme per cogliere questa opportunità realizzando nei tempi previsti un ospedale migliore per i nostri pazienti, un luogo dove mettere a frutto le grandi competenze che caratterizzano il Sant’Orsola”.

Il Sant’Orsola del domani
Il Policlinico di Sant’Orsola ha elaborato un master plan per gli interventi che dovranno essere realizzati al proprio interno (il cosiddetto Piano Direttore), in modo da adeguare strutture e impianti, migliorare la qualità dell’accoglienza agli standard richiesti per gli ospedali di oggi e del futuro, e per rafforzare ancora le aree di un polo ospedaliero che, per molte specialità, è un punto di riferimento, regionale e nazionale.

Il Piano Direttore richiede un investimento complessivo di oltre 300 milioni di euro (incluso gli interventi dei prossimi 5 anni e finanziati dalla Regione con 120 milioni); comprende sia la realizzazione di nuovi poli (con demolizioni e ricostruzioni di edifici), che la riqualificazione completa di poli esistenti,oltre a lavori di collegamento e connessione.

I nuovi complessi previsti dal master plan sono il Polo Ematologico, il Polo Oncologico, il Polo Medico Specialistico, il Polo dei Laboratori. All’interno del Piano c’è anche la riqualificazione completa del Polo Materno Infantile (padiglioni 13, 16 e 4), del Polo delle Malattie digestive e dei Trapianti (padiglione 5 Nuove Patologie), del Polo Medico Geriatrico (padiglione 2 Albertoni) e del Polo delle attività diurne (padiglione 1 Palagi).

Il Piano di interventi dell’Alma Mater
Nell’ambito del più ampio progetto di potenziamento di strutture e servizi per didattica, ricerca e assistenza del plesso del Sant’Orsola – che ha interessato la ristrutturazione del Corpo G che completa il Polo Toraco Cardio Vascolare con spazi per studenti e specializzandi, la nuova sede dell’Anatomia Patologica, le nuove sale autoptiche, la riqualificazione del Padiglione Gozzadini – è prevista la realizzazione di un nuovo complesso in cui troveranno allocazione le funzioni della ricerca, della didattica e direzionali. L’intervento prevede la realizzazione di un edificio per la ricerca scientifica in campo biomedico. A questo si connetterà un secondo plesso dedicato alla didattica.

Il nuovo insediamento sorgerà nell’area attualmente occupata dal padiglione 22 (isola ecologica), su cui prenderà forma la Torre Biomedica, e dal padiglione 17 (ex Cup) dove si realizzerà il plesso per la didattica. Infine, al padiglione 11 – a fianco delle strutture del Policlinico – troveranno allocazione anche gli uffici amministrativi dei tre dipartimenti di area medica, gli studi dei docenti, e servizi per studenti e specializzandi. L’intervento prevede un incremento di circa 10.000 metri quadrati di nuova edificazione, di cui circa 7.000 dedicati alla ricerca e 3.000 riservati ai servizi e alla didattica, oltre alla riqualificazione degli spazi del padiglione 11 per la destinazione a funzioni direzionali.