Sostenibilità e impatto economico di una gestione industriale dei servizi di trasporto pubblico locale sono i temi dell’evento tenutosi oggi nella sede di Confindustria Emilia Area Centro che ha visto protagonista il ruolo di Tper nei territori su cui svolge le proprie attività.

I lavori sono stati seguiti da una qualificata e vasta platea di stakeholder, tra cui partner commerciali, fornitori, istituzioni finanziarie e rappresentanti sindacali. In apertura, i saluti di Tiziana Ferrari, direttore generale di Confindustria Emilia Area Centro. Il direttore di Tper, Paolo Paolillo, ha poi illustrato l’impegno alla sostenibilità nella mobilità di Tper e, a seguire, nella tavola rotonda condotta dalla presidente e amministratore delegato Tper Giuseppina Gualtieri, si sono confrontate alcune delle principali autorità del mondo istituzionale, industriale e sociale dell’area metropolitana bolognese e della regione: gli assessori alla mobilità della Regione Emilia-Romagna e del Comune di Bologna Raffaele Donini e Irene Priolo, il presidente di Confindustria Emilia Area Centro Alberto Vacchi, il presidente della Fondazione Unipolis e dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile Pierluigi Stefanini e il direttore di Legambiente Emilia-Romagna Giulio Kerschbaumer.

 

Il trasporto pubblico come valore importante per i territori

I lavori della giornata hanno messo in luce e approfondito aspetti e tematiche che testimoniano come il trasporto pubblico possa rappresentare un significativo valore per lo sviluppo dei territori, sia in termini di servizi forniti, sia per il valore economico e sociale; una consapevolezza che all’estero è da tempo radicata e che nel nostro Paese comincia finalmente a far breccia, soprattutto grazie a case history positive.

A questo proposito, Tper ha portato la propria esperienza, maturata nei primi 5 anni di vita di società per azioni di natura pubblica che opera in regime di mercato. Tper, infatti, è oggi la maggiore azienda di trasporto pubblico dell’Emilia-Romagna e svolge attività in molte aree del territorio regionale essendosi aggiudicata gare di appalto come ogni produttore di beni e servizi che agisce attraverso modelli imprenditoriali, a conferma che, indipendentemente dalla natura pubblica o privata della sua proprietà, un’azienda deve strutturarsi secondo un modello gestionale votato a “fare impresa”. E’ anche ciò che stabiliscono le regole comunitarie, che non distinguono fra assetti proprietari, ma fra sistemi regolatori e modelli gestionali.

 

Tper: attività, risultati e investimenti

Tper gestisce il trasporto pubblico locale su gomma a Bologna e Ferrara in partnership con aziende private, il servizio ferroviario regionale in partnership con Trenitalia ed altre attività progettuali e di servizio di mobilità. E’ a capo di un gruppo di imprese in cui operano oltre 2.700 dipendenti – il 99,5% dei quali a tempo indeterminato – tra cui Dinazzano Po, azienda di trasporto ferroviario merci, e Ma.Fer., specializzata nella manutenzione dei treni. Tper, inoltre, è principale azionista di Seta, azienda di tpl di Modena, Reggio e Piacenza, e possiede una partecipazione in Start, l’omologa azienda di trasporti della Romagna.

L’ultimo bilancio consolidato del gruppo, il cui valore della produzione è di 310 milioni di Euro, ha chiuso con un utile netto di 7,6 milioni.  Negli anni, si sono consolidati i risultati sotto il profilo economico-finanziario, con utili in crescita, risultati confermati anche dalle previsioni dal dato di preconsuntivo 2017, annunciato nell’occasione, che stima un utile netto di 7,8 milioni di euro. Importante anche l’aumento percentuale in doppia cifra dei passeggeri trasportati: oggi i viaggi effettuati annualmente su bus e treni Tper superano i 150 milioni. Un risultato dovuto a un forte lavoro di squadra, con coinvolgimento del management e dei dipendenti, ma anche alla condivisione dei Soci e ad un approccio customer oriented che ha avvicinato l’azienda all’utenza.

L’attenzione al servizio si è concretizzata attraverso molte azioni, tra cui un deciso ammodernamento della flotta di bus e treni a favore della qualità del servizio: dagli 8 treni elettrici del 2012 si è passati ai 27 attuali; quanto ai bus, puntando sull’ecocompatibilità, oggi Tper ha una delle flotte più green d’Italia in ambito metropolitano.

E’ in corso un piano triennale di investimenti di 211 milioni di euro – di cui 156 in autofinanziamento –  finalizzati a nuovo materiale rotabile, miglioramento dell’intermodalità e nuove tecnologie. Per sostenere gli investimenti, Tper ha completato in settembre un impegnativo percorso di emissione sui mercati regolamentati di obbligazioni per 95 milioni di euro, interamente collocate con successo presso investitori istituzionali. Un finanziamento, ottenuto grazie alla solidità dell’azienda e dei piani di sviluppo collegati ad importanti investimenti, che non prevede alcuna garanzia dei soci.

L’attenzione alla responsabilità sociale si esplica anche attraverso una politica attenta nei confronti del personale, la principale risorsa di Tper, a cui dedica un crescente impegno formativo; il 2017 – anno in cui sono stati assunti 57 dipendenti, di cui 48 nuovi conducenti di bus full-time – ha visto anche la conclusione positiva del percorso di rinnovo della contrattazione di secondo livello con il raggiungimento di un’importante intesa con le OO.SS. Riconoscimenti economici ai lavoratori, sia per la parte fissa che per quella dei sistemi premianti collegati ai risultati aziendali e introduzione di un sistema di welfare aziendale per tutte le categorie di dipendenti con l’obiettivo di offrire specifici pacchetti di “beni e servizi”, previsione di forme di lavoro innovative, per alcuni specifici settori, per agevolare la conciliazione dei tempi di vita con i tempi di lavoro nella prospettiva di incrementare il benessere e l’engagement dei dipendenti: questi i principali elementi di rilievo previsti dal contratto integrativo sottoscritto.

 

Il presidio dell’etica e della legalità

L’impegno a garantire etica, trasparenza e legalità è portato avanti da Tper, attraverso specifici sistemi di certificazione; Tper si è dotata da tempo di un Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, di un Organismo di Vigilanza ed ha adottato e diffuso un Codice Etico. Tra le altre azioni, ha sottoscritto il Protocollo di Legalità in essere tra Ministero dell’Interno e Confindustria, ha aderito al Global Compact delle Nazioni Unite ed ha ottenuto il Rating di Legalità, sviluppato dall’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato in accordo con i Ministeri degli Interni e della Giustizia. Gli impegni assunti non hanno seguito solo iter e sistemi di verifiche procedurali formali, ma sono stati strumento di modifica e innovazione organizzativa dell’azienda.

Il valore esteso di Tper

Erogare servizi essenziali riveste già di per sé un’attività importante; ancor di più oggi Tper evidenzia la creazione di valore per azionisti e territorio. Nel 2017 per la prima volta l’Azienda ha distribuito ai Soci una parte dell’utile, risorse che potranno essere reinvestite nel settore. Non solo: come riportato nel Bilancio di Sostenibilità – documento che è alla sua terza edizione e che attraverso l’iniziativa tenutasi oggi getta un ponte verso la prossima nuova stesura per il 2017 – l’impatto economico generato dalle attività del gruppo evidenzia la creazione di valore aggiunto per il territorio di circa 200 milioni euro. Quanto all’impatto positivo sull’occupazione, agli oltre 2.700 occupati del gruppo Tper, si aggiungono ulteriori 750 posti di lavoro nelle attività connesse alla catena di fornitura. Secondo criteri utilizzati dagli studi di settore della Cassa Depositi e Prestiti, inoltre, se si considerano anche gli investimenti effettuati, le attività del gruppo Tper generano un ulteriore valore aggiunto di 135,4 milioni di euro corrispondenti a 3.600 persone impiegate in più. L’attività diretta e indiretta di Tper, vale, quindi, nel complesso, oltre 330 milioni di euro e più di 7.000 posti di lavoro.

Altro importante beneficio indotto è legato alla sfera ambientale: Tper assicura un rilevante contributo diretto alla riduzione di emissioni, che è oggi fra gli obiettivi principali di miglioramento della vita e della salute dei territori. Tper ed i passeggeri che per i loro spostamenti scelgono i suoi servizi in luogo dei mezzi di trasporto privati permettono ogni anno di “risparmiare” all’atmosfera ben 7,41 milioni di tonnellate di Co2, oltre a 5,58 tonnellate di ossido di azoto, uno dei principali gas serra, e a 130 chilogrammi di particolato. Gli investimenti in mezzi ad alta sostenibilità con strategie mirate per materiale elettrico sia su ferro che su gomma, bus ed impianti a metano sono stati evidenziati non solo per migliorare la qualità del trasporto ma anche per gli importantissimi effetti positivi nella riduzione delle criticità ambientali nei territori serviti.

A fronte di risultati fin qui lusinghieri, l’obiettivo di Tper è il continuo miglioramento, da perseguire continuando a coniugare una rigorosa gestione economico-finanziaria con la necessaria attenzione ai servizi offerti. Il volano positivo offerto dalla possibilità di investire in servizi attrattivi per sempre più persone va a beneficio dell’economia dei territori, dello sviluppo sostenibile e dell’ambiente: questo il senso del “ridurre le distanze”, tema della giornata di lavori. Negli anni Tper si è evoluta passando da azienda del trasporto pubblico ad azienda della mobilità sostenibile: da qui la nuova identità aziendale riassunta in “Tper, cambia il movimento”.