L’ictus cerebrale si può prevenire e curare. Ogni anno nel nostro Paese si registrano circa 200mila nuovi casi di ictus cerebrale, 4mila 200 dei quali riguardano soggetti di età inferiore ai 45 anni. Per sensibilizzare sul tema domenica 26 Novembre si terrà a Reggio Emilia la Giornata di Prevenzione dell’Ictus Cerebrale.

Dalle ore 8.30 a mezzogiorno ai Poliambulatori dell’Arcispedale Santa Maria Nuova (ambulatori al primo e secondo piano) saranno offerti controlli gratuiti dei parametri collegati ai più importanti fattori di rischio vascolare: glicemia, colesterolo, pressione arteriosa e determinazione del ritmo cardiaco. L’iniziativa è organizzata nella nostra provincia da A.L.I.Ce. Reggio Emilia Onlus in collaborazione con la struttura di Neurologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova Irccs di Reggio Emilia diretta dal dottor Franco Valzania. L’obiettivo è prevenire la manifestazione di malattie cerebrovascolari, individuare precocemente eventuali sintomi e consigliare gli adeguati approfondimenti.

L’ictus (in inglese stroke) è un disturbo improvviso della circolazione cerebrale che compromette rapidamente e sensibilmente la funzionalità della porzione di cervello interessata. L’ictus si manifesta all’improvviso, di solito senza sintomi dolorosi, con interessamento di importanti funzioni quali linguaggio, motricità, vista, sensibilità e coordinazione dei movimenti. Domenica 26 sarà possibile sottoporsi a una valutazione multidisciplinare individualizzata del rischio cardiaco e cerebrovascolare e ricevere indicazioni su corretti stili di vita e controllo dei fattori di rischio. “Un’ alimentazione sana senza eccesso di grassi e zuccheri, oltre allo svolgimento di 45 minuti di attività motoria per due-tre volte alla settimana – spiega il dottor Valzania – abbassa notevolmente il rischio di ictus così come di malattie cardiovascolari”. Per questo, per ottemperare allo spirito della giornata, che punta a sensibilizzare sui rischi associati a sedentarietà, fumo e abitudini sbagliate, nell’ambito dell’iniziativa sarà messo a disposizione materiale informativo di Luoghi di prevenzione sui corretti stili di vita.

La Stroke Unit del Santa Maria Nuova, settore specifico della Struttura di Neurologia, si occupa della gestione in acuto dell’ictus e della cura della patologia cerebrovascolare. Ogni anno vengono ricoverati al Santa Maria Nuova circa 1.300 pazienti con malattia cerebrovascolare acuta; di questi circa 600 sono accolti dalla Stroke Unit. L’equipe dei neurologi vascolari composta dai dottori Alberto Dallari, Marialuisa Zedde, Eleni Georgoulopoulou e guidata dal dottor Giovanni Malferrari, è attiva nelle 24 ore. Come spiega Malferrari: “L’ictus è di tipo ischemico nell’80% dei casi ed è dovuto a un trombo o a un embolo che occlude uno dei vasi sanguigni. Entro 4 ore e mezzo dal manifestarsi dei sintomi è possibile intervenire efficacemente con terapia fibrinolitica per tentare di riaprire il vaso occluso ed evitare un danno ad almeno una porzione del tessuto cerebrale colpito. Il nostro é stato uno dei primi centri a livello nazionale a eseguire tale terapia, fin dai primi anni del 2000. Nel caso in cui tale terapia risulti inefficace, attualmente vi é la possibilità anche di “catturare” il trombo meccanicamente e per questo siamo attrezzati anche al trasporto dei pazienti a centri di neuroradiologia vascolare interventistica. La Stroke Unit é dotata di 12 letti, completamente monitorati per i parametri vitali. E’ inoltre attiva la riabilitazione entro 24 ore dall’evento vascolare cerebrale da parte della struttura di Medicina Fisica Riabilitativa diretta dal dottor Claudio Tedeschi”.