Attraverso il monitoraggio di anomali movimenti di merce e di persone effettuato nell’ambito del “Dispositivo Permanente di contrasto ai Traffici Illeciti” realizzato dalle Fiamme Gialle di Modena in ambito provinciale, nei giorni scorsi è stato individuato dai Finanzieri della Compagnia di Carpi un magazzino a Bomporto, sede di un’unità locale di una società cooperativa, al cui interno erano dediti a lavorare, con modalità sospette, diversi operatori.
Una volta entrate, le Fiamme Gialle carpigiane hanno identificato complessivamente 15 soggetti intenti a prestare la propria attività lavorativa, dei quali 12 sono risultati essere impiegati completamente “in nero” e quindi privi di qualunque forma di copertura previdenziale ed assicurativa. Tenuto conto che ben 7 dei 12 lavoratori in nero erano privi di documenti d’identità, sono state eseguite altre indagini che hanno chiarito come gli stessi
risultavano soggiornare clandestinamente sul territorio italiano in quanto sprovvisti di permesso di soggiorno.

È subito scattata nei confronti del rappresentante legale della
cooperativa la denuncia per sfruttamento dell’immigrazione clandestina nella forma aggravata (per aver impiegato più di 5 persone), mentre a carico dei 7 clandestini è stata inoltrata denuncia alla competente Autorità Giudiziaria per violazioni al Testo unico delle disposizioni concernenti la disciplina dell’immigrazione (D.Lgs. n. 286/1998).
Le scaturenti attività di controllo hanno permesso di procedere alla contestazione di una “maxi-sanzione” da lavoro nero, il cui valore complessivo ammonta ad oltre 50.000 euro.
Ricorrendone i presupposti di legge, è stata poi inoltrata al competente Ispettorato Nazionale del Lavoro la proposta di sospensione dell’attività lavorativa per le rilevate violazioni alle
vigenti normative in materia di sicurezza sul lavoro. Sospensione che è già stata notificata all’indomani dell’attività ispettiva eseguita dai militari del Corpo.
Come già anticipato, l’operazione in argomento è nata dagli elementi di sospetto acquisiti nell’ambito del “Dispositivo Permanente di contrasto ai Traffici Illeciti”, che nasce con
l’obiettivo di rendere maggiormente proiettata sul territorio provinciale modenese l’azione della Guardia di Finanza mirata alla prevenzione e al contrasto dei traffici illeciti economico-finanziari
di ogni tipo. A tal fine, pattuglie automontate ed appiedate sono costantemente impiegate in servizi di appostamento, perlustrazione, osservazione e attuazione di posti di
controllo presso i “punti strategici” del territorio provinciale.

Nel solo 2017 la Compagnia di Carpi, anche avvalendosi del citato “Dispositivo”, ha eseguito complessivamente 30 interventi in materia di sommerso da lavoro che hanno portato all’individuazione di circa 50 lavoratori completamente in nero, di cui 17 clandestini.
L’operazione di servizio in rassegna conferma il ruolo centrale della Guardia di Finanza a tutela dell’economia legale e degli operatori che rispettano le leggi, che si realizza attraverso
mirate investigazioni di polizia economico-finanziaria finalizzate all’individuazione di fenomeni di manodopera irregolare e/o di sfruttamento dell’immigrazione clandestina, che alterano la leale concorrenza nel mercato.