Domenica 19 novembre 2017 si celebrerà, per la prima volta, la Giornata Mondiale dei Poveri, istituita da papa Francesco al termine del Giubileo della Misericordia, che avrà come tema “Non amiamo a parole ma con i fatti”. Il titolo riprende un passo della Prima Lettera di Giovanni con il richiamo alla concretezza: “Figlioli, non amiamo a parole né con la lingua, ma con i fatti e nella verità” (1 Gv 3,18).

“Non pensiamo ai poveri solo come destinatari di una buona pratica di volontariato da fare una volta alla settimana, o tanto meno di gesti estemporanei di buona volontà per mettere in pace la coscienza. Queste esperienze, pur valide e utili a sensibilizzare alle necessità di tanti fratelli e alle ingiustizie che spesso ne sono causa, dovrebbero introdurre ad un vero incontro con i poveri e dare luogo ad una condivisione che diventi stile di vita”: così scrive papa Francesco nel Messaggio pubblicato per la Giornata Mondiale dei Poveri.

Proprio all’incontro e alla condivisione, a cominciare dall’animazione delle liturgie festive, saranno improntate le iniziative pensate per celebrare la Giornata sul territorio diocesano.

Anche il vescovo di Reggio Emilia-Guastalla Massimo Camisasca, in una lettera redatta nel giorno di san Carlo Borromeo e diffusa in tutte le comunità cristiane locali, ha chiesto un gesto di condivisione: “Nella nostra Diocesi – scrive il vescovo Massimo – abbiamo, tra gli altri, un luogo particolare, dove, grazie a volontari instancabili, con la collaborazione e l’aiuto di tutti, ogni giorno si dà un volto a questa Misericordia.  Dove si ama con i fatti e non solo con le parole. Questo luogo si chiama «Mensa del Vescovo». Chiedo quindi che in tutte le chiese della Diocesi, nella giornata di domenica 19 novembre, la colletta sia destinata alla «Mensa del Vescovo» per i lavori di adeguamento necessari”.

Monsignor Camisasca invita a riconoscere la radice della povertà nel non appartenere a se stessi: “Gratuitamente avete ricevuto: questa espressione cambia lo sguardo sul nostro corpo, sul nostro animo, sulle nostre doti, sui nostri beni, sul tempo che Dio ci concede”, scrive il pastore in un editoriale pubblicato questa settimana dal giornale diocesano La Libertà.

Infine, ancora nell’ottica dell’incontro e della condivisione, un annuncio: “Vi comunico – scrive ancora il vescovo Massimo nella sua lettera – che desidero vivere il pranzo di Natale con i poveri e perciò aprirò la «Mensa del Vescovo» invitando le persone sole e bisognose a festeggiare il giorno della nascita di Gesù con me”.