Non solo Fico. L’imminente apertura del salone bolognese dedicato all’enogastronomia darà sicuramente un impulso alla conoscenza dei nostri prodotti d’eccellenza nel mondo, ma è sempre più centrale trovare i canali giusti per arrivare nei mercati esteri nel modo giusto. Ecco perché Lapam Confartigianato ha organizzato una giornata di incoming dedicata al food con buyers provenienti da Francia, Austria, Bosnia e dal Canada.
Ventiquattro ore per conoscersi, scambiarsi contatti e assaggiare salumi, formaggi, dolci, vini della grande tradizione enogastronomica del nostro territorio. È questa la ricetta che ha messo d’accordo nove buyers e 16 imprese locali per un totale di oltre 100 incontri B2B spalmati su tutta la giornata.

“Aprirsi ai mercati esteri rappresenta una grande opportunità per le nostre imprese, anche quelle di dimensioni medio piccole – sottolinea Francesco Caselli, presidente Lapam Alimentazione, presente agli incontri -. Dobbiamo comprendere come presentarci al meglio, con cataloghi aggiornati e in lingua e con una strategia specifica per i Paesi che si intendono aggredire. Il mondo è affamato di Made in Italy e abbiamo le carte in regola per farci apprezzare: il nostro territorio è ricchissimo di prodotti d’eccellenza”.

I buyers presenti hanno sottolineato l’importanza strategica per le imprese del nostro territorio di certificare i propri prodotti e di etichettarli non solo in italiano, ma in inglese e possibilmente nella lingua parlata nel Paese di sbocco.

L’incontro Lapam Confartigianato rientra nel programma “La filiera del made in Italy artigiano”, una serie di iniziativa B2B organizzate da ICE e Confartigianato su tutto il territorio nazionale, e che mirano ad aprire nuovi scenari di mercato alle micro e piccole imprese del settore alimentare italiano.