“Questo è un riconoscimento all’Emilia-Romagna, al sapere fare rete fra istituzioni, territori e cittadini. È un riconoscimento alle nostre imprese, ai nostri lavoratori, alle nostre professionalità, al nostro sistema della formazione e al nostro welfare. E lo è per come siamo stati capaci di sviluppare politiche di crescita e innovazione all’interno del Patto per il Lavoro, insieme alle aziende, ai sindacati, alle categorie economiche, alle università, agli enti locali e alle associazioni del Terzo settore”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che nella serata di mercoledì ha ricevuto all’Harward Club di New York, dove si trova in missione istituzionale per incontri con le autorità locali, università, centri di ricerca e investitori, il premio “2017 Leadership Excellence”, per aver contribuito, è la motivazione, a portare l’Emilia-Romagna fuori dagli anni della crisi economica e finanziaria con dati di crescita del Pil regionale molto al di sopra della media nazionale e vicino a quelli delle aree più  avanzate d’Europa e con un forte recupero di posti di lavoro. Il premio è arrivato nell’ambito delle tre giornate di “Panorama d’Italia” a New York, una serie di incontri dal titolo “This is Italy – parts unknown” pensati per raccontare al pubblico americano l’Italia migliore.

Presente l’ambasciatore italiano negli Stati Uniti, Armando Varricchio, fra i premiati, oltre a manager di grandi Gruppi industriali, rappresentanti delle istituzioni e della cultura, anche due marchi conosciuti in tutto il mondo e dalle profonde radici in Emilia-Romagna: Ducati e Lamborghini.

“Questo importante riconoscimento sottolinea la grande capacità dell’Emilia-Romagna di essere una regione dinamica, aperta all’innovazione e alla cooperazione internazionale- ha affermato Bonaccini nel suo intervento-. Sancisce l’enorme sforzo che abbiamo fatto in questi anni, passando anche dal sisma del 2012, dal quale ci siamo subito rialzati uscendone poi ancora più forti grazie alla tenacia della nostra gente e alla forza del tessuto sociale regionale. Oggi siamo la regione che cresce di più, con un Pil di 138 miliardi di euro, 56 miliardi di export, un ecosistema innovativo organizzato intorno a 7 cluster di livello mondiale e 82 laboratori industriali, un sistema dell’alta formazione all’avanguardia e ci stiamo sempre di più imponendo come piattaforma europea dei Big data e del digitale. Ma siamo certi si possa fare meglio- ha chiuso il presidente della Regione- spingendo sull’internazionalizzazione e l’attrazione di investimenti, con grandi Gruppi nazionali e stranieri che hanno scelto di fare impresa in Emilia-Romagna e altri che guardano alla nostra regione. E l’obiettivo concreto di arrivare al 2020 al 4-5 per cento di disoccupazione, dopo averla portata dal 9 per cento di inizio legislatura, nel gennaio 2015, al 6,4 per cento attuale, con le stime più recenti che parlano del 6 per cento a fine anno”.