Dalle prime ore di questa mattina i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Emilia, unitamente ai colleghi territorialmente competenti, stanno dando corso in Emilia Romagna, Piemonte, Basilicata, Lombardia e Campania, all’operazione Deep Impact nei confronti di 18 indagati per associazione per delinquere, truffa aggravata, ricettazione, sostituzione di persona, uso indebito di carta di credito, estorsione e falso in atto pubblico.

Sono in corso perquisizioni ed arresti in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Tribunale di Reggio Emilia – su richiesta del pubblico Ministero Dr.ssa Valentina Salvi. Circa 500 i colpi commessi in tutta Italia dall’organizzazione criminale, prevalentemente composta da donne, in una sorta di “quote rosa”, al cui vertice vi era proprio una di loro.

L’inchiesta dei Carabinieri di Reggio Emilia ha visto, per la prima volta in Emilia Romagna, secondo un recentissimo orientamento della Suprema Corte di Cassazione (C., Sez. II, 29.9.2016, n. 43706), il riconoscimento dell’aggravante della «minorata difesa» con riguardo alle truffe online, atteso il principio secondo il quale la «debolezza contrattuale» di chi, in rete, non ha la possibilità di verificare l’affidabilità del «venditore», è stata ritenuta un’aggravante delle truffe, con conseguente possibilità di applicare misure cautelari anche per tali tipologie di reato, che altrimenti non sarebbero consentite.

Maggiori dettagli nelle prossime ore.