Hanno prelevato contante e fatto spese con due bancomat presi da altrettante borsetta rubate a due casalinghe. Le due responsabili però sono state incastrate grazie alle indagini dei carabinieri della stazione di Sant’Ilario d’Enza, che sono risaliti ad una 33enne di Campegine ed una 39enne di Bibbiano. Le due donne sono state denunciate alla Procura reggiana con le accuse di concorso in ricettazione di carte di credito e indebito utilizzo delle stesse.

Le indagini sono state avviate dai carabinieri alla fine dello scorso mese di settembre dopo le denunce sporte da due donne di Sant’Ilario d’Enza, relative al furto della borsetta all’interno della propria auto parcheggiata presso la Coop del paese per una delle due vittime e del portafoglio asportato dalla borsetta lasciata sul carrello della spesa all’interno dello stesso supermercato dall’altra vittima. In entrambe oltre ad effetti personali ed alcune centinaia di euro, il bancomat con il codice segreto. Secondo quanto riportato dalle due donne, subito dopo il furto i due bancomat erano stati utilizzati per prelievi di danaro in contante da postazioni ATM degli istituti emittenti (complessivi 3.000 euro pari a 1.500 euro a bancomat). Sempre gli stessi bancomat sono stati poi utilizzati per lo shopping più sfrenato presso un negozio di abbigliamento di Cavriago per acquistare capi d’abbigliamento per donna per un valore complessivo di un migliaio di euro circa.

I carabinieri hanno individuato la “location” in cui sono stati fatti i prelievi: due sportelli Atm dei rispettivi istituti bancari emittenti dei bancomat ubicati in paese. Qui sono state acquisite le immagini della videosorveglianza, da cui è stato possibile vedere il volto delle due malviventi che, vuoi anche per i loro precedenti di polizia, erano conosciute anche ai militari di Sant’Ilario d’Enza. La stessa commerciante in apposita seduta di individuazione fotografica riconosceva nelle odierne indagate le due clienti che si erano dedicate allo shopping più sfrenato all’interno del suo negozio. Raccolti gli elementi di responsabilità i carabinieri di Sant’Ilario d’Enza denunciavano le due donne alla Procura reggiana in ordine ai citati riferimenti normativi violati.