Dalla provincia di Siracusa a quella reggiana per compiere la truffa dello specchietto, ovvero il modo truffaldino per spillare 100 o 200 euro a colpo a ingenui automobilisti. Per questo motivo un 43enne di Noto (SR) è stato denunciato dai carabinieri della stazione di Correggio alla Procura reggiana con l’accusa di truffa. L’uomo, con precedenti specifici, sarà inoltre proposto per il foglio di via obbligatorio dal comune di Correggio per tre anni.

Si riaffaccia quindi nel reggiano la cosiddetta truffa dello specchietto. Il trucco è sempre lo stesso e viene architettato in una strada stretta o in un parcheggio. Individuata l’auto e la preda, generalmente anziani, il truffatore rincorre la vittima fino a fermarlo accusandolo di avergli rotto lo specchietto o ammaccato l’auto forte del fatto di aver simulato poco prima con il lancio di un oggetto sulla fiancata dell’auto della vittima. E’ quanto accaduto a Correggio dove i carabinieri della locale stazione, forti delle indicazioni fornite dalla vittima, che a titolo di risarcimento a pagato 130 euro al truffatore, hanno identificato il malvivente in un 43enne siciliano, con una sfilza di precedenti specifici compiuti in varie provincie italiane, che veniva per l’appunto denunciato. Ad incastrarlo le telecamere del sistema di videosorveglianza del paese che consentivano di individuare l’auto usata dal truffatore e la stessa vittima che in apposita seduta di individuazione riconosceva nell’odierno indagato il responsabile del raggiro.

Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, la vittima, un 80enne correggese, si trovava alla guida della sua vettura in viale Veneto a Correggio quando sentiva un rumore metallico provenire dalla carrozzeria della sua automobile. Lì per lì non faceva caso al fatto proseguendo la marcia verso casa dove veniva raggiunto dal truffatore che gli riferiva testualmente: “lei mi ha rotto lo specchietto della macchina” indicandogli lo specchietto retrovisore effettivamente danneggiato. Vista l’insistenza l’anziano acconsentiva alla richiesta di risarcimento consegnando 130 euro al malvivente che quindi si dileguava. Grazie anche agli incroci della targa dell’auto del truffatore con il sistema di videosorveglianza comunale i militari risalivano all’odierno indagato a carico del quale i carabinieri di Correggio acquisivano incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di truffa per la ci ipotesi delittuosa veniva denunciato.

L’occasione è favorevole per i Carabinieri del comando Provinciale di Reggio Emilia per ribadire alcuni consigli per non cascare, come avvenuto a Correggio, nella truffa dello specchietto. Quando si vieni accusati di aver toccato un’altra auto è importante chiedere subito la compilazione del Cid, costatazione amichevole dell’incidente stradale. A questo punto, con la scusa che va di fretta il truffatore chiederà di pagargli il danno cash. Bisogna opporsi e chiamare subito il 112 dei Carabinieri.