Via libera da parte dell’Assemblea legislativa al Defr 2018, il Documento di economia e finanza regionale che è il corrispettivo, a livello regionale, del Def nazionale (Documento di economia e finanza).
Si tratta di un documento strettamente legato al bilancio regionale e nel Defr vengono definiti gli obiettivi strategici sui quali la Giunta intende lavorare.

“Il Defr – ha commentato l’assessora al Bilancio, Emma Petitti – è il nostro più importante documento di programmazione delle politiche regionali introdotto recentemente nel nostro ordinamento. E l’edizione 2018 è la quarta esperienza di programmazione economica e finanziaria della Regione”. I contenuti orienteranno le successive deliberazioni della Giunta e dell’Assemblea legislativa, partendo dall’analisi dello scenario attuale e dai bisogni espressi dai territori, dagli enti locali, dai cittadini, dalle organizzazioni sociali ed economiche.

“È un documento- sottolinea Petitti- che delinea, con i suoi obiettivi, le politiche strategiche di questa Giunta e le sottopone, in modo trasparente, alla valutazione dei cittadini e dei portatori di interesse. Per ogni obiettivo, ogni anno si evidenziano i risultati conseguiti in termini di impatto sul territorio, sul tessuto economico e sociale”.

Gli obiettivi strategici
Per quanto riguarda l’attività della Giunta, 14 obiettivi riguardano l’area istituzionale e comprendono l’impegno a continuare l’azione di coordinamento della finanza locale che ha visto assegnare, negli ultimi sei anni, oltre un miliardo di euro di spazi finanziari, raccordando fabbisogni e disponibilità espresse da Comuni e Province. Gli altri obiettivi riguardano interventi nella sanità e nelle aree economica, culturale e nelle politiche per il territorio.

Il Defr 2018 si inserisce in un contesto particolarmente favorevole, come confermano alcuni indicatori economici. L’Emilia- Romagna nel 2016 ha registrato un andamento del Pil che ne fa la prima regione italiana per crescita. Per quanto riguarda l’evoluzione del mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione è risultato in diminuzione rispetto al 2015 ed è stato pari al 6,9%, rispetto al 9% di inizio legislatura.

Inoltre, l’Emilia-Romagna si conferma in posizione preminente anche per quanto riguarda la Strategia Europa 2020, presentando indicatori migliori rispetto ai target nazionali, oltre che per il tasso di occupazione, per l’istruzione terziaria, l’abbandono scolastico e la spesa in ricerca e sviluppo.

Presenta una situazione molto favorevole anche per quanto riguarda la percentuale di persone a rischio povertà ed esclusione sociale. A livello dei 9 indicatori compositi del Benessere equo e sostenibile forniti annualmente da Istat, l’Emilia-Romagna ottiene risultati superiori alla media nazionale in 8 casi.