327 espositori, di cui 11 stranieri, auto e moto storiche, Club, Registri Storici e Musei, oltre a mostre e un’asta davvero unica: sono questi alcuni dei numeri e delle proposte della quinta edizione di Modena Motor Gallery, la grande mostra mercato di auto e moto d’epoca che torna sabato 23 e domenica 24 settembre nei padiglioni di Modena Fiere.

Un appuntamento unico, arricchito da show e mostre, che punta a ribadire il forte legame con la città che lo ospita: una terra ricca di passione per i motori, fucina di meccanici, ingegneri, battilastra e carrozzai. La mostra mercato propone due padiglioni dedicati ai commercianti di auto e moto e ai Club e alle Associazioni più prestigiose, oltre ad editoria, automobilia, ricambi, accessori e oggettistica e una “Piazza dei Privati”, con 100 spazi in cui si potrà scambiare o vendere la propria auto o moto storica.

L’identità con il territorio traspare in ogni aspetto dell’esposizione e in particolare attraverso la presenza del Museo Ferrari di Maranello, del Museo Enzo Ferrari di Modena, oltre che delle collezioni private di Righini, Stanguellini e Panini.

“Le Ferrari di Sergio Scaglietti, maestro carrozzaio”

Personaggio fondamentale nella storia della Casa di Maranello da semplice lattoniere – addetto alla riparazione dei parafanghi delle auto da corsa – Sergio Scaglietti ha poi “creato” grandi capolavori come la 250 Testa Rossa e l’indimenticabile 250 GTO. Ed è a lui che quest’anno verrà reso omaggio con la grande mostra “Le Ferrari di Sergio Scaglietti, maestro carrozzaio”, dove non mancheranno le più belle ed esclusive Ferrari Scaglietti di grande valore storico e sportivo, tanto che l’esposizione è assicurata da Ciaccio Broker per un valore di 35 milioni di euro. Tra le auto presenti, una Ferrari 250 GTO originale del 1962 in lamiera, che avrà accanto il manichino verniciato in rosso. Sarà presente anche la rarissima Ferrari 340 MM 1953 #0294 della quale sono stati prodotti soltanto due esemplari: il modello con il telaio #0294 rappresenta infatti una delle due barchette carrozzate da Touring e poi da Scaglietti. Recentemente in un’asta internazionale è stata aggiudicata a 9 milioni di euro. Caratterizzata da una lunga storia di successi e popolarità e considerata tra le più potenti vetture concepite da Ferrari, partecipò alla Mille Miglia nel 1953 con Villoresi Cassani e non si classificò a causa di un incidente ma nello stesso anno vinse l’International Trophy a Silverstone guidata da Mike Hawthorn. La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione del figlio di Scaglietti, Oscar, di diversi collezionisti e di Franco Bacchelli, uno dei più autorevoli carrozzai che ha lavorato con il grande artigiano. Ma sono tante le iniziative organizzate nell’ambito della manifestazione: sabato 23 settembre alle 17.00 appuntamento in piazza Roma davanti all’Accademia Militare con decine di auto Ferrari che formeranno una grande lettera “S” a simboleggiare l’iniziale di Scaglietti, in un evento organizzato in collaborazione con il Ferrari Club Italia e Scuderia Ferrari Club Enzo Ferrari.

 

Asta: “Barn Finds My Love – Rottami d’Amore”

Domenica 24 settembre alle ore 11 si terrà poi un appuntamento molto particolare, un’asta a busta chiusa: “Barn Finds My Love, Rottami d’Amore”. Rottami di auto e moto prestigiose, scocche, telai, parti di automobili famose saranno battuti all’asta per ridare loro la possibilità di vivere una seconda vita. L’allestimento scenico sarà parte integrante dell’asta, e prenderà spunto dall’evento organizzato da Artcurial a Retromobile, a Parigi, due anni fa. Tra i lotti presentati: un telaio originale Ferrari 250 GTE modificato ed una carrozzeria 250 GTE 1a serie del 1960 completa di porte, cruscotto e tappezzeria. All’asta anche un pezzo esclusivo: un prototipo De Tomaso donato dalla Collezione Umberto Panini, il cui ricavato sarà devoluto all’Unione Italiana Lotta Distrofia Muscolare (UILDM).
Il Circolo della Biella Autostoriche, nella ricorrenza del 30° anno di rifondazione, proporrà invece una selezione delle vetture più rappresentative della storia dell’importante istituzione, che ha annoverato tra i suoi soci personaggi come Enzo Ferrari, Luigi Villoresi, Maria Teresa De Filippis e Juan Manuel Fangio.

 

Gli artigiani e le due ruote

Grandi protagonisti dell’esposizione saranno poi gli artigiani, a cui sarà riservato come sempre uno spazio importante all’interno del padiglione dedicato ai commercianti d’auto. Sarà perfino possibile assistere dal vivo alle loro performance: dopo l’interesse suscitato nella precedente edizione, alcuni giovani mostreranno in diretta come si batte e si modella una lastra.
Spazio anche alle due ruote, con una mostra dedicata alle Lambretta e un’esposizione di moto inglesi. In particolare la galleria principale di ModenaFiere ospiterà ben venti esemplari di Lambretta che hanno segnato settant’anni di storia, e che saranno riunite grazie all’impegno di diversi collezionisti. Per la prima volta a Modena Motor Gallery sarà presente anche una mostra di moto inglesi tra le quali spiccano una BSA Gold Star DBD 34 del 1957, una Triumph Bonneville del 1961, una Velocette Venom del 1960, la Norton Commando Fastback 1971, la Ariel Square Four MKII del 1956, la Triton 650 del 1960 e la Triumph Speed Triple del 2003.