La pioggia non ha fermato la XXVI Biennale del Muro Dipinto che, nonostante le condizioni meteo altalenanti, ha ottenuto risultati inaspettati, portando in Rocca da lunedì 11 a domenica 17 settembre, ben 872 visitatori e 400 partecipanti agli eventi in programma.

Inoltre, nei primi 18 giorni di settembre gli incassi della Rocca hanno raggiunto il livello conseguito alla fine di settembre 2015. Anche se non è possibile avere un dato preciso sul numero di turisti arrivati a Dozza per la settimana della Biennale, questo dettaglio conferma la bontà delle scelte effettuate dalla Fondazione Dozza Città d’Arte e dalla Commissione Inviti.

L’edizione 2017, dedicata al tema (Ri)Generazioni, seppure a colpi di ombrello, ha visto la realizzazione di sei opere tra Dozza e Toscanella, da parte degli artisti Andrea Mario Bert, Giorgio Bevignani, Luca Boffi – alias Alberonero -, Andrea Gualandri,  Marco Lazzarato e Mattia Turco; ha reso possibile l’esecuzione di un dipinto murale a Toscanella ad opera dell’associazione Officina Sant’Ermanno; ha permesso di osservare da un lato il restauro effettuato da Paolo Scarpa sulla propria opera risalente alla Biennale del 1981 e dall’altro gli interventi sui murales strappati di Bruno Saetti e Francesco Tabusso, compiuti dagli studenti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna.

Tutti gli eventi in programma si sono svolti con grande successo di partecipazione: dalla “Presentazione degli artisti” nella mattinata di lunedì, al “Muro Dipinto Show” del martedì sera, nel quale sono intervenuti, accendendo il dibattito, critici d’arte e artisti protagonisti di precedenti edizioni, dalle visite guidate ai laboratori per bambini, dalle performance artistiche e musicali in notturna coi ristoranti dozzesi a lume di candela al seminario sulle tecniche di affresco e restauro di venerdì, dalla proiezione del progetto fotografico “Il Muro a Scatti” nella serata di sabato in piazza a Toscanella, fino allo spettacolo conclusivo, dedicato a Chopin, del mago e pianista d’eccellenza Antonio Casanova, che si è esibito domenica pomeriggio in Rocca. Per dare continuità allo spirito della manifestazione, inoltre, la fortezza dozzese resterà aperta al pubblico tutti i giorni, lunedì compreso, fino alla fine di ottobre.

«Dovendo trarre le somme ed indicare gli ingredienti fondamentali di questa intensissima esperienza, per farne tesoro  – dichiara Simonetta Mingazzini, che presiede e dirige la Fondazione dal 2014 – ne individueremmo tre: il saper bilanciare gli investimenti tra interventi di conservazione delle opere che già fanno parte del patrimonio e  realizzazione di nuovi murales capaci di arricchire il museo di arte contemporanea a cielo aperto che Dozza costituisce; il lavoro di squadra: in questo senso è stato utile affidare le scelte ad una commissione anziché ad un unico direttore artistico, e soprattutto coinvolgere soggetti, associazioni, scuole, attività produttive, appassionati, volontari, fotografi professionisti e chiunque potesse arricchire la manifestazione e sentirsi partecipe; gli scambi culturali, i dibattiti, i confronti costruttivi. In questa edizione si sono incrociate personalità che hanno reso davvero speciale la settimana: si è creato grande affiatamento tra artisti giovani e meno giovani, sono nate accese discussioni fra critici d’arte e protagonisti delle passate edizioni, giornalisti, blogger e cittadini hanno dato il massimo risalto alla manifestazione, facendo della Biennale l’evento social dell’anno. Un sincero ringraziamento agli autori dei nuovi muri dipinti, ai componenti della commissione inviti, agli assistenti tecnici Giuseppe Giaquinta (decoratore e artista in Dozza) e Silvano Spoglianti, a tutti i collaboratori della Fondazione, agli sponsor, all’amministrazione comunale, ai volontari, alla Pro Loco, all’Enoteca regionale Emilia Romagna ed ai fotografi di Adaù, che ne “Il Muro a Scatti” hanno documentato la storia ed i risultati di queste giornate: le loro immagini costituiranno una mostra itinerante per far conoscere Dozza ed il suo progetto artistico».

Storicamente organizzata nella terza settimana di settembre degli anni dispari, dal 2014 la Biennale del Muro Dipinto si alterna, negli anni pari, all’evento “FantastikA”, ideato da Ivan Cavini e dedicato ad esperienze, dibattiti, performance e mostre sul genere fantastico. Appuntamento già fissato, quindi, per il 22 e 23 settembre 2018,  nel borgo di Dozza. Il Muro Dipinto tornerà invece nel settembre 2019 per la XXVII Biennale.