Prosegue il percorso dei Laboratori di Quartiere che, tra ottobre e novembre, porterà per la prima volta al voto, on line e in modalità assistita nei centri civici in luoghi diffusi, decine di proposte avanzate dai cittadini e co – progettate assieme all’Amministrazione Comunale per migliorare la vivibilità dei quartieri di Bologna. Nei prossimi giorni saranno pubblicati i progetti ma nel frattempo è già possibile capire quali sono le priorità che hanno indicato i cittadini, tra 1500 e 1700, che hanno partecipato alla prima fase dei laboratori.

Sono emerse 12 priorità: inclusione dei giovani, formazione ed educazione, sviluppo dell’occupazione e imprese, digitale, nuovi saperi e competenze, memoria, senso di appartenenza e racconto partecipato, scambio intergenerazionale,  animazione e aggregazione sociale, diritto agli spazi, alla bellezza e al gioco, mobilità dolce, maggiore sicurezza e accessibilità, spazi collaborativi e aperti, multiculturalità, supporto alla genitorialità, sostegno a soggetti con disagio.

“Abbiamo incontrato tante persone e questa è una prima lettura dei loro bisogni – spiega l’assessore all’Immaginazione Civica Matteo Lepore – è una fotografia inedita di come i bolognesi immaginano la loro vita in città, le aspirazioni e i problemi. Ripeteremo questo processo ogni anno e li faremo votare direttamente per scegliere i progetti da realizzare nel loro quartiere”.

Sul sito del Piano Innovazione Urbana ci sono tutte le informazioni utili e i report sulla prima fase dei Laboratori di Quartiere.
In allegato un grafico che traduce i bisogni prioritari e le loro connessioni e la cronologia dei Laboratori di Quartiere.