“Questo ritrovarsi gioioso di comunità, questo frequentare liberamente e con animo sereno la basilica della Ghiara e le strade che la circondano, attorno al motivo principale del culto religioso, è il modello che deve continuare a contraddistinguerci soprattutto in questa fase storica”.

E’ un passaggio del saluto portato oggi pomeriggio dal presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi, in occasione dell’inaugurazione della 38esima edizione della sagra della Giarèda. Un’edizione che ci avvicina ulteriormente al quarto centenario della traslazione dell’immagine miracolosa della Madonna della Ghiara – la Beata Vergine in adorazione del Bambino – dal muro del canton dei Servi alla grandiosa chiesa costruita dopo il primo miracolo, evento che nel maggio 2019 coincise con l’apertura di fatto del tempio mariano.

“Questa nuova edizione della Giarèda e l’anniversario dei 400 anni che festeggeremo nel 2019 sono occasioni importanti non tanto per celebrare in modo rituale lo scorrere del tempo, ma per riattualizzare le motivazioni culturali, storiche e spirituali, per chi si riconosce in esse, alla base del patrimonio che una comunità, accompagnata dai suo segni, porta con sé – ha aggiunto il presidente Manghi – E’, questo, il modo migliore per attraversare il tempo e fare comunità anche negli anni Duemila”.