Con il pretesto di dover lucidare una catenina si era fatto aprire dall’orefice, che poi aggredì e ferì, mentre un complice prelevava monili in oro dalla vetrina; cosa che fece anche il malvivente nel laboratorio. Quindi la fuga: le urla dell’orefice che inseguiva i 2 malviventi allertarono i cittadini che avvisarono subito i carabinieri.

I militari subito intervenuti, intercettarono ed arrestarono colui che aveva ferito l’orefice, ovvero un 28enne abitante a Correggio, ora raggiunto in carcere dal complice, un 22enne nativo di Acerra (NA) M.B.H.B., arrestato ieri dai carabinieri di Correggio in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale Distrettuale della Libertà su richiesta della Procura reggiana, concorde con gli esiti investigativi dei carabinieri di Correggio, che aveva impugnato il provvedimento degli arresti domiciliari disposti dal GIP del Tribunale di Reggio Emilia.

Un’efferata rapina quella commessa nel tardo pomeriggio dell’8 giugno all’interno dell’oreficeria Arte Orafa di Correggio dove poco prima delle 17 una pattuglia della locale stazione interveniva per una rapina compiuta ai danni del titolare della gioielleria. Un colpo da 25.000 euro. L’orefice, pur avendo riportato una lieve ferita da taglio all’orecchio ed all’anulare e alcune escoriazioni da grafi, rifiutava le cure mediche, descrivendo i 2 aggressori ai carabinieri che poco dopo, nel corso delle ricerche intercettavano uno dei due malviventi traendolo in arresto.

Tuttavia il complice riuscito a fuggire non si è assicurato l’impunità: identificato dai carabinieri, ieri è stato arrestato in esecuzione del menzionato provvedimento restrittivo.