Dal 5 settembre al 5 ottobre 2017 proseguirà l’azione di lotta regionale con lo sciopero di ogni prestazione straordinaria ed aggiuntiva (compresa la flessibilità operativa del personale addetto al recapito e il conto ore del personale addetto allo sportello) per tutto il personale di Poste Italiane applicato in Emilia Romagna.

Non abbiamo ancora avuto ed ottenuto risposte soddisfacenti e positive alle richieste sulle nuove organizzazioni del lavoro (inesitate, giorni alterni, ecc.) ed alla carenza di personale in tutti i settori produttivi e lavorativi presenti in regione (recapito, smistamento e logistica, uffici postali, staff, ecc.).

Lo dimostra il fatto che in regione prestano servizio centinaia di lavoratori con contratto a tempo determinato, lavoratori ai quali, insieme agli altri ex precari che hanno lavorato in precedenza per Poste si dovranno dare anche risposte in termini occupazionali.

Le già critiche condizioni lavorative dei lavoratori e delle lavoratrici di Poste Italiane in regione, a seguito della riapertura dopo il periodo feriale delle aziende ed il rientro dei cittadini dalle ferie, peggioreranno ancora e creeranno ulteriori disagi e criticità nell’erogazione dei servizi.

L’Emilia Romagna è l’unica regione che ha completato l’implementazione della consegna della posta a giorni alterni, non ci sono più eccedenze da ricollocare in altri settori, ed è per questo che c’è bisogno di risposte occupazionali concrete, condizioni che ci hanno fatto decidere per la prosecuzione della vertenza con la proclamazione di un altro sciopero dello straordinario al quale invitiamo tutti i lavoratori ad aderire.

Per SLC-CGIL è necessario far partire i trasferimenti con le graduatorie di mobilità volontaria regionale/nazionale, la trasformazione dei part time a full time, la mobilità professionale job posting dal recapito e CMP verso la sportelleria, la verifica con le necessarie modifiche e rivisitazione del progetto della consegna della corrispondenza a firma inesitata, il riequilibrio e verifica reale dei carichi di lavoro che comporta la consegna della corrispondenza a giorni alterni.

Gli impegni presi dall’azienda con il verbale di riunione del 4/8 u.s. per una serie di incontri, da tenersi a livello nazionale nei prossimi mesi, sui problemi presenti all’interno di Poste Italiane non ci bastano, i lavoratori e lavoratrici vogliono risposte reali e visibili.