“Nei giorni scorsi sono usciti i dati sul Pil italiano, che rappresentano una nota positiva. Ma per l’agricoltura, purtroppo, i segnali non sono tutti positivi. Il comparto agricolo non sta vivendo un 2017 così roseo, soprattutto pensando ai quantitativi di produzione. Il clima, con le gelate primaverili e il caldo torrido estivo, sta pesando parecchio sul settore agricolo”. Eugenia Bergamaschi, presidente Confagricoltura Modena, commenta i dati contrastanti sul prodotto interno lordo: mentre il Pil italiano sta crescendo, per l’agricoltura l’anno in corso non è altrettanto positivo: “Nella zootecnica i cali del latte da Parmigiano Reggiano si attestano tra il 10 e il 20% – conferma Bergamaschi – anche il suinicolo soffre, nonostante il prezzo dei maiali abbia ripreso livelli discreti per gli allevamenti. Il caldo, purtroppo, incide pesantemente sugli accrescimenti e sulla riproduzione dei suini. Sulla vendemmia, inoltre, avremo con ogni probabilità una qualità buona, ma sulle rese con le piogge che non arrivano c’è preoccupazione. Stesso discorso per frutticolo e per le barbabietole, ma i conti li faremo tra poco, quando tutto sarà stato raccolto”.

La presidente di Confagricoltura conclude con alcune richieste e con un esempio virtuoso: “Se è vero che il Paese sta intraprendendo la strada giusta e che l’economia ha tirato su la testa, è altrettanto urgente che il legislatore intervenga per sostenere l’agricoltura che soffre: la semplificazione e sburocratizzazione è il primo passo, l’intervento sulla tassazione segue a ruota. Una nota positiva viene dalla nostra regione: in Emilia-Romagna la disoccupazione sta scendendo, è arrivata al 6,6% calando di due punti percentuali, questo significa che sono state fatte scelte opportune, che si sono rivelate vincenti. Ci aspettiamo che scelte azzeccate vengano presto fatte anche da parte dello Stato: la ripresa c’è e va irrobustita in tutti i settori, compresa l’agricoltura che rappresenta un comparto determinante per il nostro territorio”.