L’area logistica dell’aeroporto “Gugliemo Marconi” di Bologna, il nuovo ponte sul Panaro nei pressi di Bomporto, il restyiling del quartiere fieristico di Ferrara. Sono alcune  delle opere realizzate da AeC Costruzioni, società modenese nata dalla fusione di due realtà preesistenti, attive nel settore da oltre cinquant’anni.

L’azienda ha realizzato diversi  progetti di edilizia civile e infrastrutturale, portando a compimento appalti pubblici nel settore dell’edilizia scolastica, abitativa pubblica (per l’Acer, l’azienda regionale per l’edilizia popolare) e per la realizzazione o rifacimento di aree pubbliche e infrastrutture quali parcheggi e ponti.

Tra le grandi opere di AeC Costruzioni in ambito pubblico, oltre alle opere citate all’inizio,  ci sono il parcheggio seminterrato del parco “Novi Sad” di Modena, il nuovo ponte riva sinistra del Lago di Mezzo a Mantova e il lavoro di consolidamento del ponte “Pioppa” a Concordia sulla Secchia (Modena). Diversi inoltre  gli edifici di pubblica utilità realizzati tra cui la biblioteca comunale e la nuova palestra  a Mirandola, una scuola elementare a Cento (Ferrara) , un liceo a Modena e una palestra a Novi di Modena.

Non solo pubblico ma anche edilizia privata. Sono infatti altresì da ascrivere tra le opere alcuni cantieri realizzati da AeC Costruzioni nel settore industriale, tra cui  il nuovo impianto fusorio Saint-Gobain Vetri Spa a Gazzo Veronese, la nuova filiale dell’azienda logistica Artoni Spa a Mantova ed il nuovo stabilimento Sorin Group a Mirandola (Modena)

Forte di un’organizzazione votata all’eccellenza, AeC Costruzioni ha fatto della qualità del lavoro il suo cavallo di battaglia. Inoltre, grazie all’utilizzo di tecniche e attrezzature all’avanguardia, l’azienda è stata in grado di portare a compimento opere che, oltre al valore intrinseco, hanno raccolto i consensi della comunità dei tecnici e degli addetti ai lavori. E’ il caso, ad esempio, dell’intervento di ricostruzione del complesso residenziale “Due Torri” a Mirandola (Modena) – due palazzi risalenti agli anni ’70  fortemente lesionato a seguito del terremoto del maggio 2012, ancora in corso in questi giorni e in via di ultimazione entro il 2017.

Nel caso del condominio “Due Torri” è stato scelto,  è stato scelto di utilizzare una tecnica tecnica ricostruttiva innovativa, “alla giapponese”: i due palazzi lesionati sono stati infatti sollevati di 20 centimetri grazie ad un sistema di  ammortizzatori energetici. Una volta effettuata  l’operazione, è possibile ricostruire  i due palazzi – che saranno restituiti alle quaranta famiglie sfollate – più alti di 60 centimetri ed in piena sicurezza antisismica.