Sono partiti proprio in questi giorni una serie di interventi non solo di manutenzione ordinaria, ma anche di recupero dell’originalità della struttura di Le Corbusier, padre dell’urbanistica contemporanea, riprodotta nel 1977 in zona Fiera degli architetti Giuliano Gresleri e Josè Oubriere. Lo stabile verrà ripulito e tinteggiato, saranno sostituiti i vetri e rifatti i tendoni. Verrà ripristinato e migliorato anche il vialetto di accesso.

“Non possiamo che ritenerci soddisfatti: il cantiere è partito ora, in pieno agosto, dopo una serie di incontri fra i vari soggetti interessati e dopo alcune complicate attività di organizzazione dei lavori, trattandosi di un oggetto straordinario e di valore inestimabile come il Padiglione Le Corbusier- spiega Elisabetta Gualmini, vicepresidente della Regione e assessore alle Politiche abitative-. Abbiamo fatto molti incontri tra noi, il Comune, il Mambo e la Fondazione Le Corbusier per decidere con estrema attenzione e precisione i dettagli dell’opera di manutenzione e ripristino. Non parliamo di una tinteggiatura qualsiasi o di colori qualsiasi: ogni colore dell’esterno va infatti attentamente valutato e deve essere rispondente all’originale – prosegue Gualmini-.  L’architetto Gresleri, che ringrazio moltissimo, è intervenuto in diversi sopralluoghi, dando il suo contributo, in particolare sui colori da utilizzare. Parliamo di un’opera unica nel suo genere, che contiamo di inaugurare nuovamente alla fine di ottobre quando cadrà l’anniversario effettivo dell’inaugurazione del Padiglione, quarant’anni dal 1977. Speriamo anche di riuscire- conclude la vicepresidente- a riprodurre i pannelli presenti nel Diorama. L’opera va infatti fruita, resa viva, conosciuta da quante più persone possibile, non solo dagli addetti ai lavori. Stiamo pensando ad una serie di iniziative da mettere in campo non appena terminati i lavori”.

Il Padiglione è di proprietà del Comune di Bologna, ed è gestito dalla Regione attraverso una convenzione. Costruito in piazza della Costituzione in occasione del Saie in soli tre mesi (contro i cinque impiegati da Le Corbusier per edificare il Padiglione del 1925, a Parigi), si compone di due parti: una “cellula tipo” dell’unità abitativa “Immeubles Villas” e una “rotonda” per l’esposizione di progetti ed enunciati teorici, il Diorama.