Con l’apparizione della Commedia dell’Arte nell’Italia del XVI secolo e con la successiva diffusione e adattamento in tutta Europa, si determina una svolta importantissima nella storia del teatro occidentale: con la Commedia, il teatro da ritualistico o dilettantistico diventa professione (arte), nasce l’attore nuovo, depositario di una sua scienza del recitare. Nasce, quindi, il teatro moderno.

Riproposta oggi, la Commedia dell’Arte si rivela disciplina rigorosa,  la cui pratica e  conoscenza sono indispensabili a coloro che del teatro intendono fare una scelta professionale. Gli appassionati di Commedia dell’arte possono seguire,  nell’ambito di Restate,  anche  martedì 8, mercoledì 9 e giovedì 10 agosto  alle ore  18 nel teatro Cavallerizza, a Reggio Emilia, i canovacci aperti al pubblico dello Stage internazionale di commedia dell’arte, diretto da Antonio Fava.

Le  quattro settimane, fino al 24 agosto, di lavoro intensivo nel Teatro Cavallerizza (centro Cesare Zavattini), conducono una trentina di artisti, attrici e attori tra i venti e i trenta anni di età, provenienti da ogni parte del mondo, ad acquisire una preparazione di livello professionale necessaria per l’interpretazione dei tipi della Commedia dell’Arte, o Improvvisa, o Zannesca, o Italiana. La Commedia dell’Arte, così come viene insegnata ed appresa nello Stage Internazionale di Commedia dell’Arte a Reggio Emilia è inoltre un esempio di perfetta fusione tra perizia professionale e giocosità, tra comunicazione diretta da parte degli attori e ricezione attiva da parte del pubblico.