Il diritto di superficie dell’area di via Giusti assegnata nel 1987 al Centro sportivo Madonnina viene prorogato per 20 anni, con scadenza il 31 agosto 2037. Lo ha deciso il Consiglio comunale di Modena nella seduta di giovedì 20 luglio approvando la delibera corrispondente con il voto a favore di Pd, Art.1 – Mdp, Fin Idea Popolo e Libertà e Per me Modena, e contrario del M5s.

“Trent’anni fa – ha spiegato l’assessore al Patrimonio Gabriele Giacobazzi illustrando la delibera – il Comune ha assegnato al Centro sportivo Madonnina, poi costituitosi in società cooperativa a responsabilità limitata, un diritto di superficie in scadenza a fine agosto di quest’anno su un’area che aveva sopra capannoni abbandonati. Nel corso degli anni il Centro ha realizzato un edificio a due piani con una palestra per lo judo, una per la danza, una per aerobica/yoga, due per la pesistica, un campo da squash, cinque spogliatoi, un’infermeria, gli uffici e la sede sociale, le relative aree di contorno a verde e una piscina scoperta 20 per 9 metri con due spogliatoi dedicati”.

L’assessore ha inoltre ricordato che “la cooperativa ha realizzato anche un ampio parcheggio di circa 740 metri a servizio della polisportiva e a uso pubblico per la quale ha sempre provveduto alla custodia e alla manutenzione. Ha, inoltre, realizzato un percorso ciclopedonale pubblico a collegamento di via Giusti con via Stendhal, che con la delibera viene restituito al Comune insieme a ulteriori piccole porzioni di aree di risulta pavimentate a utilizzo pubblico per circa 247 metri quadrati. In seguito alla proroga – ha aggiunto Giacobazzi – il Centro intende portare avanti un programma di investimenti per la riqualificazione, la manutenzione ordinaria e straordinaria su tutti gli immobili, nonché lavori di adeguamento e contenimento energetico, tra cui l’installazione di un impianto fotovoltaico”.

A fronte della proroga ventennale, il Centro verserà al Comune di Modena un corrispettivo di poco più di 33 mila euro da versare in 15 rate. L’Amministrazione si riserva, inoltre, di autorizzare con successivo atto l’iscrizione a ipoteca degli immobili per consentire al Centro di sottoscrivere un finanziamento complessivo di 175 mila euro, restituibile in 10 anni, per la realizzazione dei nuovi interventi previsti.

Sul tema, per FI è intervenuto Adolfo Morandi, per il quale “i centri sportivi della città sono assolutamente utili alla collettività, svolgono funzioni importanti e un rinnovo/proroga del diritto di superficie per il funzionamento della struttura è assolutamente opportuno. Mi auguro che queste convenzioni non siano mirate solo a un determinato ambito, quello delle polisportive, ma anche ad altri centri di aggregazione di natura diversa: sociale, culturale o religioso”.

Luca Fantoni del M5s ha annunciato voto contrario: “Non abbiamo nulla contro la polisportiva Madonnina, che ha fatto un lavoro egregio sull’area – ha detto – ma riteniamo che la scelta politica che deve essere portata avanti dall’Amministrazione sia quella di andare a bando e non di garantire diritti a vita. È necessaria trasparenza nella gestione delle aree comunali e quella dei bandi rivolti a tutte queste realtà ci sembra l’unica soluzione”. Marco Bortolotti ha evidenziato: “Riteniamo non vadano portate avanti situazioni che non riteniamo corrette: meglio una gestione del pubblico trasparente per risvegliare le volontà di base dei cittadini. La proroga senza bando per noi è un elemento di discussione – ha aggiunto – è chiaro che ci può essere il rischio di bando deserto come è accaduto in altri casi in cui però dopo sono stati fatti sforzi per capire come si muove il mercato”.

Per il Pd, Carmelo De Lillo ha detto di non comprendere la posizione contraria del M5s: “Il voto negativo viene dato a questa delibera, non alla procedura. Non ci sono in città tantissime società che spiccano per qualità – ha proseguito – e quando si ha la fortuna di avere un gestore di questo tipo bisogna incrociare le dita per non perderlo. Ben venga l’impegno a conservare queste realtà virtuose sul nostro territorio, voteremo a favore”. Anche Fabio Poggi ha ribadito che “non stiamo facendo oggi una scelta di tipo politico, ma stiamo applicando quanto previsto dal regolamento. Sarebbe difficile giustificare una scelta di tipo contrario, senza contare gli oneri che deriverebbero dall’interruzione per un periodo breve o lungo di una gestione che non ha mai dato problemi. Di fronte all’incertezza del bando – ha aggiunto – anche la società potrebbe fare valutazioni differenti e scegliere di muoversi diversamente. Si potrebbe anche verificare la situazione che il bando vada deserto e che l’Amministrazione debba gestire gli impianti direttamente”.

In dichiarazione di voto, Paolo Trande di Art. – Mdp ha invitato ad “abbassare i toni di enfasi su una delibera che ha come caratteristiche la richiesta di proroga a una società cooperativa che ha gestito in questi anni l’impianto sportivo efficacemente e che mette sul piatto la possibilità di un ulteriore investimento. L’Amministrazione ha valutato che si possa configurare un interesse pubblico nella proroga ed evidentemente non aveva in mente altro più significativo per quell’area. Inoltre – ha concluso – il mercato in alcune situazione non può reggere bandi pubblici, ma fuori dall’ambito dello sport di base si può ragionare sulla sollecitazione del M5s”.

In chiusura, l’assessore Giacobazzi ha sottolineato che “il fatto che siamo in Consiglio comunale a discutere della proroga è la migliore garanzia e dimostra che questi non sono diritti acquisiti a vita. La motivazioni per non concedere la proroga – ha proseguito – potrebbe essere l’interesse di utilizzare l’area diversamente, ma in questo caso l’attività sportiva del centro rappresenta un’eccellenza nel settore delle arti marziali ed è integrata con quelle comunali dello sport. Il vantaggio pubblico più forte – ha concluso – è quindi riconoscere la proroga al gestore”.