Il mercato immobiliare in città impenna: nel 2016 il numero delle transazioni immobiliari è aumentato del 23,7% rispetto al 2015, ma a scapito delle quotazioni che calano a Bologna dell’1,8%. La crescita delle transazioni supera la media nazionale (+18,9%) ma è comunque in linea con la tendenza all’aumento che diventa in generale nel 2016 più marcato dopo la ripresa iniziata nel 2014. Anche per gli altri comuni della città metropolitana il mercato immobiliare risulta piuttosto vivace, con un aumento del numero di compravendite sul 2015 pari a +19% e un calo del 3%  delle quotazioni. La fotografia è contenuta in uno studio elaborato dall’Ufficio di Statistica del Comune di Bologna sulla base dei dati dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate.

Dunque diventa inequivocabile il segnale di ripresa del mercato immobiliare sia in città che nell’area metropolitana, dove il numero delle transazioni immobiliari sale nel 2016 a 12.368, di cui 5.568 a Bologna e 6.800 nel resto dell’area. Gli immobili compravenduti sono di dimensioni mediamente inferiori nel comune capoluogo rispetto al resto del territorio provinciale. La superficie media compravenduta nel 2016 in città è pari a 90,6 metri quadrati, mentre nella città metropolitana (escluso il capoluogo) i metri quadrati salgono a 107,2. I monolocali e le abitazioni piccole o medio-piccole costituiscono il 56% del mercato a Bologna. Nell’hinterland invece le abitazioni medie e grandi raggiungono quote maggiori. In particolare in città riprendono vigore le compravendite dei monolocali (+27%), delle abitazioni piccole (+20%) e di quelle grandi (+20%). Nel resto dell’area metropolitana invece aumenta l’interesse verso abitazioni di dimensioni grandi (+22%) e medie (+13%).

La ripresa dell’attività immobiliare avviene dunque a scapito di una ulteriore diminuzione dei prezzi che si riscontra in tutte le grandi città. Nel confronto con le altre grandi realtà urbane, in realtà, il calo dei prezzi di Bologna (-1,8%) risulta tra i più contenuti: le Due Torri sono infatti al dodicesimo posto in una “classifica” che vede ai vertici Roma, Catania e Torino.

Come si sono acquistate le case nel 2016? A livello nazionale le compravendite di abitazioni con mutuo ipotecario hanno registrato un aumento pari al 27,3%. Nel comune di Bologna l’incremento è stato più elevato (+31,6%) mentre nei comuni dell’hinterland l’aumento (+27,8%) è praticamente allineato alla media nazionale. Rispetto al 2015 cresce a tutti i livelli territoriali l’incidenza dei mutui sulle compravendite di abitazioni effettuate da persone fisiche (dove la garanzia reale è proprio l’abitazione acquistata). Nel 2016 i capitali erogati per l’accensione di mutui registrano a livello nazionale un aumento pari al 27,8%, aumento che per il Comune di Bologna è decisamente più elevato (+37,5%) mentre negli altri comuni della città metropolitana è pari al 29,8%. Nel comune di Bologna il capitale medio erogato per un mutuo è pari a 130.200 euro, 5.500 euro in più rispetto al 2015.

L’Osservatorio del Mercato Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate analizza poi il territorio dell’area metropolitana di Bologna suddiviso in macroaree. Da qui si può osservare che nel 2016 l’andamento delle vendite di immobili residenziali è positivo in tutte le zone della città metropolitana di Bologna e in particolare nella seconda semicintura nord (+28,5%) e nel capoluogo (+23,7%). Le quotazioni invece risultano in ribasso: -4,7% la perdita di valore più alta, nella prima semicintura nord, mentre il calo è più contenuto nella semicintura sud-est (-1,6%) e in città (-1,8%). Infine anche il territorio della città di Bologna è stato suddiviso in macroaree urbane, dalle quali si nota che la ripresa delle compravendite è comune a tutte le zone (a parte un incremento particolare della zona collinare che però riguarda il numero modesto di 27 transazioni). Sul fronte dei prezzi invece il calo maggiore è nella cintura esterna nord (-3,5%), mentre il centro storico della città segna la tenuta migliore con un lieve calo dello 0,6%.