Impossibile fare un bilancio dettagliato delle positive ricadute economiche che Modena Park ha avuto anche sulle attività commerciali presenti in città e nei comuni limitrofi, ma non c’è dubbio che sono in molti gli imprenditori del commercio ad esprimere la propria soddisfazione.

E’ quanto emerge da un rapido sondaggio telefonico effettuato questa mattina da Confesercenti Modena che ha ascoltato una ventina di propri associati, in particolare titolari di pubblici esercizi, bar e ristoranti, di strutture ricettive e di negozi di abbigliamento situati in città.

“Come c’era da aspettarsi, molto positivi sono i riscontri da parte dei gestori di bar, ristoranti e strutture ricettive. Nel mio caso, ad esempio, ho registrato un andamento degli incassi paragonabili a quelli ottenuti in occasione della notte bianca – evidenzia Mauro Salvatori presidente dell’Area Modena di Confesercenti.

Soddisfazione – prosegue Confesercenti Modena – è stata espressa anche da diversi titolari di negozi di abbigliamento e accessori le cui vendite rispetto ad una giornata ordinaria sono state decisamente più sostenute. Naturalmente non tutti hanno potuto godere delle stesse positive ricadute. Due i motivi principali, il primo legato alla tipologia di prodotti offerti, il secondo ai flussi di persone che hanno attraversato la città in modo non omogeneo, come peraltro era logico attendersi.

“Anch’io a nome dei colleghi desidero ringraziare l’amministrazione comunale e tutti coloro che hanno lavorato dietro le quinte per la riuscita di questo straordinario evento. Credo che tutta la comunità modenese abbia mostrato grande maturità e uno straordinario spirito di accoglienza. Un grazie va rivolto anche a quello che molti chiamano il popolo di Vasco, perché anche grazie alla loro educazione e gentilezza tutto si è svolto per il meglio e l’abbraccio è risultato ancora più spontaneo e sincero. E poi, guardando avanti, chissà che questo non sia un vero e proprio trampolino di lancio per far diventare Modena sempre di più la città della musica” conclude Mauro Salvatori.