Sono 450 i volontari di protezione civile dell’Emilia-Romagna che presteranno servizio a Modena in occasione del concerto di Vasco Rossi al Parco Ferrari.

La Protezione civile dell’Emilia Romagna, spiega Rita Nicolini, ha infatti partecipato alla pianificazione per la gestione dell’impatto che l’evento ha sul sistema cittadino, redigendo un piano, come previsto dalla circolare apposita, che prevede appunto l’utilizzo dei volontari assegnandoli a compiti precisi e la relativa organizzazione.

Provenienti da quasi tutta la regione, i volontari saranno operativi dalle 22 di venerdì 30 giugno a metà pomeriggio di domenica 2 luglio, organizzati in turni di 6 ore, con compiti di collaborazione al presidio dei percorsi pedonali per l’afflusso e il deflusso dal concerto concentrandosi in particolare, al momento del deflusso, nello smistamento già da viale Monte Kosica delle persone dirette alla stazione ferroviaria. Saranno inoltre impegnati nel controllo, in collaborazione con la Polizia Municipale, dei percorsi emergenziali riservati ai mezzi di soccorso, in compiti di supporto degli ospedali, Policlinico e Baggiovara, e nel presidio di sicurezza in piazza Roma. “Per un totale – come sottolinea Volmer Bonini, presidente del Coordinamento regionale del volontariato di protezione civile – di 1.200 servizi garantiti sul territorio nell’arco dei due giorni”.

“Dei 450 volontari che presteranno servizio in questo evento dalla dimensione unica per il nostro territorio – spiega poi Roberto Ferrari, presidente della Consulta provinciale per il volontariato di Protezione civile di Modena – più di 300 provengono dalla provincia di Modena, dall’Appennino alla Bassa. La scelta di allestire dei campi per loro è legata alle necessità di garantire la presenza dei volontari bypassando i problemi di viabilità dovuti all’eccezionale afflusso di persone in città”. Tra un turno e l’altro i volontari potranno infatti riposare nei tre  campi base per i volontari allestiti per l’occasione: a Marzaglia, al Centro unificato provinciale di Protezione civile; nella scuola elementare Anna Frank e al Centro logistico comunale sede del Gruppo comunale volontari di Protezione civile di Modena, che si appoggerà per il pernottamento alla scuola Galileo Ferraris.

PRESIDIO H24 PER LE PERSONE FRAGILI

Dalle ore 20 di venerdì 30 giugno fino alle 14 di domenica 2 luglio sarà attivo 24 ore su 24 un Presidio socio sanitario per persone fragili contattabile attraverso il numero telefonico 059 5137370. Il servizio, attivato dall’assessorato al Welfare in sinergia con la Centrale Operativa 118, è dedicato ai bisogni di natura assistenziale o relazionale: dalla necessità di un aiuto infermieristico fino al bisogno urgente di un determinato farmaco.

Il numero è già stato comunicato agli utenti in carico ai Servizi sociali e Sanitarie rientra tra le azioni previste dal Piano socio-sanitario definito da Comune e Cure primarie del Distretto Socio-Sanitario di Modena con riguardo alla dimensione extraospedaliera nell’ambito della pianificazione più complessiva degli interventi programmati per Modena Park dal sistema 118, dal Distretto socio-sanitario di Modena e dagli ospedali Policlinico e Baggiovara.

Gli assi principali del Piano socio-sanitario sono il rafforzamento delle tutele nelle Case protette, l’attenzione alle persone fragili, la garanzia della continuità dell’assistenza domiciliare sia sociali che sanitari, il rafforzamento della Guardia medica e infermieristica e due presidi nel territorio organizzati dai servizi sociali (operativi per 48 ore continuative, dalle 14 di venerdì 30 giugno alle 14 di domenica 2 luglio) che consentiranno di raggiungere tutti gli utenti, anche se le condizioni del traffico dovessero essere complicate.

Si è partiti dalla mappatura di servizi e bisogni, a partire dagli utenti fragili residenti nell’area attigua al parco Ferrari per garantire, tra gli altri interventi, la continuità dei servizi domiciliari sia sociali che sanitari, dall’assistenza alla persona alla consegna del pasto. In due aree della città, in via Galaverna e in via Viterbo sono stati organizzati due presidi attivi h24 in modo che le persone in situazione di bisogno (all’incirca seimila quelle conosciute dai servizi e censite in via preventiva) possano essere raggiunte da assistenti domiciliari o da personale infermieristico a piedi o in bici, qualora il traffico in città non consenta di muoversi in auto con la necessaria rapidità. L’attività medica e infermieristica oltre le sedi tradizionali è stata intensificata con un presidio in via Piazza e presso la scuola elementare Anna Frank.

Nelle strutture protette è intensificata la presenza infermieristica, che funzionerà h 24, per rafforzare l’assistenza sanitaria interna e limitare eventuali accessi per codici bianchi al Pronto soccorso.

Assieme alle Aziende Sanitarie, è stata posta particolare attenzione alle dimissioni protette, utili a garantire la massima disponibilità di posti letto negli ospedali, mentre per servizi particolarmente delicati sono stati ridefiniti i calendari per evitare di esporre persone in terapia al rischio di incorrere in blocchi della circolazione stradale.