Alla vista di una pattuglia dei carabinieri hanno cercato di allontanarsi dalla zona industriale di Via Carpi del comune di Correggio dove sono presenti numerosi plessi industriali, che nel corso degli ultimi mesi sono stati presi di mira, e per questo motivo sono stati raggiunti e fermati dai carabinieri di Correggio che dopo averli identificati in due cittadini russi gli hanno sottoposti a minuziosi controlli anche alla luce dei precedenti di polizia per reati contro il patrimonio posseduti dai due.

All’interno di uno zaino rinvenuto nell’abitacolo dell’autovettura in loro uso, gli stessi carabinieri di Correggio hanno rinvenuto il kit del perfetto ladro costituito da attrezzi da scasso, felpe con cappuccio e una torcia. E’ finita in caserma la “gita” nella bassa per due cittadini russi 21enni che al termine delle formalità di rito sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia con l’accusa di possesso di strumenti atti allo scasso. A loro i Carabinieri hanno sequestrato una torcia, un piede di porco, lunghi cacciaviti, una tronchese per spezzare catene, felpe con cappucci, scaldacollo e una torcia. Sono stati fermati l’altra notte dai carabinieri di Correggio nella zona industriale del paese. Alla vista dei militari  i due, che a bordo di un’autovettura sono stati notati andare a una velocità moderata e guardare attorno ai capannoni industriali ubicata nell’area artigianale, hanno aumentato la velocità cercando di fuggire senza riuscirci in quanto i carabinieri riuscivano a raggiungerli e fermarli. Nel corso dei controlli che venivano estesi anche all’auto in loro disponibilità, e precisamente all’interno di uno zaino, i carabinieri rinvenivano i classici attrezzi da “lavoro” sopra elencati che venivano sequestrati. Nonostante siano ancora da chiarire i motivi a Correggio dei due cittadini russi i militari correggesi non hanno tanti dubbi in quanto oltre al fatto che gli stessi siano “noti” per via dei precedenti di polizia a loro carico, gli attrezzi da scasso e da travisamento in loro possesso non lasciano spazio a troppe interpretazioni. I due giovani non sono accusati di nessun furto ma è chiaro che l’armamentario trovato in loro disponibilità, data le circostanze di tempo e di luogo, alimenta comunque forti sospetti. Ed è per questo motivo che ora gli stessi Carabinieri stanno cercando di approfondire i fatti al fine di capire i reali motivi della loro presenza in zona.