Cinque nuovi veicoli e tredici nuove poltrone per il prelievo andranno a rinnovare il parco mezzi e le attrezzature dell’Avis provinciale di Modena grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. L’intervento si è reso necessario per rendere più efficiente e sicura la dotazione di automezzi e per attrezzare la sala prelievi di presidi più funzionali e confortevoli al servizio del donatore.

Nel parco macchine adibite al trasporto del sangue e agli spostamenti entrano 2 furgoni Opel Combo a metano, una Opel Zafira a metano, una Opel Astra diesel e una Opel Corsa a GPL, portando così ad un totale di 10 il numero di mezzi oggi in dotazione all’Avis modenese. Delle nuove poltrone, 12 sono andate a sostituire le precedenti ormai obsolete nella sede di Modena, mentre una è stata destinata alla sede di Vignola. Il finanziamento della Fondazione ammonta a 90 mila euro su un investimento complessivo di 127 mila euro.

Nuovi mezzi e attrezzature sono stati presentati oggi nella sede dell’Avis modenese di via Borri. Erano presenti il sindaco Giancarlo Muzzarelli, il presidente della Fondazione Crmo Paolo Cavicchioli, il direttore generale dell’ Azienda Policlinico Ivan Trenti, il presidente regionale Avis Maurizio Pirazzoli.  E’ stata l’occasione per ribadire il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena alle necessità dell’associazione per il dono del sangue in provincia di Modena. Sostanziali negli ultimi vent’anni i finanziamenti su immobili e strutture, a partire dalla costruzione della attuale sede modenese, all’acquisto della sede di Sassuolo, alla sistemazione delle sedi di Pavullo e Pievepelago, oltre ai numerosi contributi per l’acquisto di strumentazioni, arredi e presidi sanitari.

Anche grazie a questo supporto l’Avis ha potuto rispondere alla generosità dei quasi 30 mila donatori della provincia con un servizio adeguato che l’ha portata nel 2016  a raccogliere più di  52 mila donazioni, quasi il 30 per cento del totale regionale. I primi cinque mesi del 2017 confermano sostanzialmente l’andamento di fine 2016, con un aumento del 2,77 per cento di sangue intero raccolto rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e un lieve calo per plasma e aferesi (rispettivamente – 4,68 e – 3, 01). In previsione dell’estate, da sempre periodo “critico” per la raccolta di sangue, anche nel corso dell’inaugurazione i dirigenti Avis hanno ribadito l’importanza di effettuare regolarmente la donazione prima o dopo il periodo dalle vacanze.

Nel suo intervento il sindaco Muzzarelli ha ringraziato i volontari dell’Avis per il loro contributo “al mantenimento della coesione sociale e alla tenuta del sistema di assistenza”; la Fondazione per aver sostenuto “con le risorse della comunità quel sistema di cui i volontari dell’Avis sono un pezzo importante”. “Insieme – ha aggiunto il sindaco – è più facile costruire il futuro. Per questo occorre passare dalla competizione alla collaborazione tra i diversi soggetti che operano sul territorio”.

Anche il Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio Paolo Cavicchioli ha voluto ringraziare il volontari dell’Avis in quanto “espressione della generosità di un territorio e del suo ricco capitale sociale”. Il sostegno all’attività dell’Avis, così come gli investimenti per l’angiografo di Baggiovara e l’acceleratore lineare del Policlinico – ha precisato Cavicchioli – “sono il riconoscimento di una progettualità di sistema, l’unica in grado di dare risposta alle sfide che abbiamo di fronte”.

Anche il presidente regionale dell’Avis Maurizio Pirazzoli ha sottolineato l’importanza di “fare sistema” contribuendo in questo modo al rafforzamento della “coesione sociale”. “In una società che costruisce muri – ha di chiarato Pirazzoli – i volontari danno una picconata a quei muri, operano gratuitamente per superare le barriere e garantire il diritto alla salute delle persone, senza alcuna distinzione”.