Conferenze, spettacoli, performance, concerti, mostre d’arte visiva, letture di poesie e narrazioni di fiabe in voce semplice, oltre a workshop, tutti ideati ad hoc: questo e tanto altro in programma per la quarta edizione del Festival della Fiaba, da giovedì 15 a domenica 25 giugno a Villa Sorra di Castelfranco Emilia, in provincia di Modena.

Una manifestazione unica sul territorio nazionale per originalità e target di riferimento, nata da un’idea di Nicoletta Giberti performer e regista che, collaborando con un gruppo di professionisti, ha scelto di indagare attraverso linguaggi eterogenei il genere Fiaba, destinato da tempo unicamente ai bambini.

Iltema caratterizzante di quest’anno sono i “Legami di sangue e Legami di cuore”, declinati e approfonditi in diversi aspetti e sfumature, a cominciare da una serie di conferenze dedicate: tra gli altri Magda Indiveri scrittrice, insegnante e vicepresidente dell’associazione di lettura “La Bottega dell’Elefante” di Bologna, parlerà di “Nodi”, perché le fiabe ce lo dicono chiaro, siamo tutti legati per affinità, sentimento o genetica, per odio o dipendenza (venerdì 16, ore 20.30).Adriana Querzè terrà invece una lectio dal titolo “Corde, fili, viluppi e grovigli: alla ricerca di (s)legami tra mito, fiaba e poesia” (sabato 17, ore 20.30), mentre SimonLuca Renda parlerà de “La Maledizione, il legame indissolubile” (domenica 25, ore 20.00)

Tutte le conferenze, a ingresso gratuito come l’accesso al Festival, si svolgeranno ogni sera all’interno della Serra di Villa Sorra. Tra gli spettacoli – con un biglietto dal costo variabile e per cui la prenotazione è obbligatoria chiamando il 392 1676111 -da non perdere “Immaginario Furioso”: una lettura dall’Orlando Furioso accompagnata da una performance di pittura dal vivodi Giacomo Cossio con Giulio Costa, in collaborazione con Ferrara Off (giovedì 15, ore 22.30), oltre a “Opera Lieve”: un viaggio attraverso i legami di cuore e di sangue, attraverso noi stessi, i nostri incontri, il nostro esserci con uno sguardo alla ricerca di risposte, che generano domande. Uno spettacolo itinerante nel Bosco di Villa Sorra, per uno spettatore alla volta, ideato e diretto da Nicoletta Giberti, direttrice artistica del Festival della Fiaba (tutte le sere del primo fine settimana, in diverse repliche). Da ricordare anche “Troviamo le parole” conMarco Sgarbi e Diana Höbel, già visti insieme con successo nel recente “8558 Hack” (venerdì 23, ore 22.30).

Per quanto riguarda le mostre da ricordare “Nodi”: legami di sangue e legami di cuore in un’installazione site specific di Ersilia Sarrecchia a cura di Andrea Saltini. In un percorso orizzontale una serie di elementi (foto, dipinti, lettere) narrano di un uomo, dei suoi legami e della sua storia. Mentre Giulia Tondelli propone, sempre a cura di Saltini, la personale “Sotto Pelle” (esposizione di pittura), favole liriche e spettacoli incantati dolci e fatali, specchi e simboli del delirante sentire contemporaneo. Le mostre saranno aperte per tutta la durata del Festival, con due eventi dedicati: una performance interattiva su una domanda per “Nodi”, di e con Ersilia Sarrecchia (venerdì 16, ore 21.30), mentre la danzatrice Elena Annovi dialogherà con le opere della Tondelli (giovedì 22, 21.30).

La musica sarà protagonista dei “Legami di sangue e Legami di cuore” con numerosi concerti: da “Atem des Ohrs” (letteralmente il Respiro dell’orecchio), che parte dal lavoro interpretativo di opere poetiche di diversi autori come Paul Celan, Dino Campana, Dylan Thomas e i trovatori del troubar clùs, a cura di Luca Perciballi e Riccardo La Foresta, responsabile della sezione Musica del Festival della Fiaba (venerdì 16, ore 23.00) a “Nuova superficie”, di Enrico Malatesta e Giovanni Lami, tra musica, intervento sonoro e performance (domenica 18, ore 21.30). Dalla suite per vibrafono, glockenspiel, megafoni, percussioni, campane tibetane, voce e oggetti “Moderatamente Solo” di Pasquale Mirra, uno dei vibrafonisti più interessanti della scena internazionale (giovedì 22, ore 22.30) a “ChiaroScuro”: canzoni furiose, durlindane, rime alternate, improvvisazioni baciate, sassofoni pugnaci, ippogrifi, theremin d’amore, ossia Vincenzo Vasi ed Edoardo Marraffa in concerto (sabato 24, ore 23.00).

E, ancora, tante le performance realizzate ad hoc per il Festival, come la video proiezione “Itaca (prove per un ritorno)” di Vincenzo Picone (sabato 17, ore 22.30), i “5 Studi per un Lutto – Patteggiamento” della danzatrice e performer Elena Annovi (sabato 17, ore 21.30 e 22.30), “Di Virtù e Maledizioni – Il Banchetto di Rosaspina” di e con l’attrice Alessandra Gabriela Baldoni e il poeta Giancarlo Sissa (venerdì 23, ore 21.30), “Il Sogno di Ligeia” dell’attore e regista Marco Casazza (sabato 24 e domenica 25 ore 21.00 e 22.00). Poi, novità dell’edizione 2017, una serie di Workshop sul teatro e la musica e una nuova sezione, dedicata alla Poesia, nell’ambito della quale è stato aperto il bandoper la prima edizione del Premio Nazionale di Poesia “Pulchra verba”. A selezionare i componimenti in gara, dedicati a “Legami di sangue e Legami di cuore”, saranno oltre al poeta Giancarlo Sissa – presidente di giuria – Alberto Bertoni, professore ordinario presso Dipartimento di Filologia Classica e Italianistica, la poetessa Patrizia Dughero e i membri del direttivo Festival della Fiaba Giulio Costa e Nicoletta Giberti. La cerimonia di proclamazione dei vincitori del Premio “Pulchra verba” sarà domenica 18 giugno alle ore 20.00 all’interno della suggestiva Limonaia del Giardino Romantico di Villa Sorra.

Otto giorni densi di appuntamenti quindi, in cui ogni sera saranno narrate in voce semplice numerose fiabe, per creare un momento d’incontro oggi più che mai necessario. Perché il Festival nasce per abbattere le frontiere tra le discipline, creare una via per aprire il pensiero, suscitare domande e incontrarsi, in quanto la Fiaba, con il suo messaggio sociologico e archetipico, è il canale ideale per indagare le dinamiche umane. Il Festival della Fiaba è una manifestazione rivolta prevalentemente a un pubblico adulto – in quanto le fiabe nascono per gli adulti – ma i bambini saranno accolti con appuntamenti pensati esclusivamente per loro nelle due domeniche, il 18 e 25 giugno.

“Il Festival della Fiaba nasce dallo stesso impulso che nel tempo ha mosso l’uomo a raccontare fiabe: l’incontro con il substrato inconscio e l’effetto vivificante che se ne trae, raccontandole, leggendole o semplicemente ascoltandole – spiega Nicoletta Giberti, direttrice artistica e ideatrice della manifestazione – la Fiaba è fatta di simboli che si ripetono dalle origini in tutto il mondo, ed è nata per gli adulti, i bambini erano ascoltatori occasionali, di passaggio”.

Ecco allora un Festival unico su tutto il territorio nazionale, che ricrea quello che un tempo veniva definito “focolare”, celebrando il rito della narrazione e predisponendo i suoi visitatori a uno stato di ascolto, perché le fiabe mettono in scena da sempre la stessa storia: l’identificazione del sé. Ogni volta che una fiaba della tradizione viene raccontata, qualcosa di prezioso viene condiviso e compreso da tutti in un’epifania personale e collettiva.

Ogni giorno poi le casette del Giardino della Botteghe, anima pulsante del Festival, apriranno le loro porte per mostrare un luogo del fare, inteso come momento in cui si realizza ciò che prima era un sogno, un’idea e un pensiero immateriale. Ogni abitante delle casette è un artigiano che è stato scelto per la sua capacità di creare con le mani prodotti unici.

Il Festival della Fiaba è organizzato con il sostegno del Comune di Modena e gode del Patrocinio della Regione Emilia Romagna e dei Comuni di Modena, Castelfranco Emilia, Nonantola e San Cesario sul Panaro, oltre che dell’Università di Bologna, dipartimento di Scienze dell’Educazione.

 

Per informazioni, costi degli spettacoli e dettagli sul programma:www.festivaldellafiaba.com