“Insegnare e apprendere la medicina con il paziente formatore” è il titolo del workshop che coinvolge pazienti, familiari, medici di medicina generale e docenti promosso da Unimore e dalla SIMG -Società Italiana di Medicina Generale, in continuità con l’esperienza dell’Università di Montreal (Canada) e con l’associazione modenese “TANDEM curati e curanti insieme per la formazione” che si prefigge di migliorare la personalizzazione e l’umanizzazione delle cure mediche, intervenendo nel processo formativo dei professionisti della salute.

Tutti questi soggetti insieme promuovono un percorso interdisciplinare che vede coinvolte la Facoltà di Medicina e Chirurgia, il Dipartimento di Educazione e Scienze Umane e il Centro di ricerca dipartimentale “Metaphor and Narrative in Science” di Unimore per “far apprendere ‘in pratica’ le problematiche della vita con le malattie”.

Il workshop, a cura della prof.ssa Maria Stella Padula, medico di Medicina Generale e docente di Medicina Generale e Cure Primarie di Unimore e della prof.ssa Laura Cerrocchi, docente di Pedagogia Generale e Sociale del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Unimore, si terrà sabato 10 giugno, dalle ore 8.30 alle ore 18.00, presso il Centro dei Servizi Didattici della Facoltà di Medicina e Chirurgia, via del Pozzo 71, a Modena.

L’iniziativa, destinata a un selezionato gruppo di docenti e studenti universitari di area medico-sanitaria, medici e personale paramedico, pazienti e familiari, rappresenta un’esperienza del tutto innovativa nell’ambito dei percorsi di formazione dei medici di base in Italia.

Il workshop, condotto dalla prof.ssa Laura Cerrocchi e dalla prof.ssa Maria Elena Favilla, ricercatrice in Linguistica Italiana del Dipartimento di Educazione e Scienze Umane di Unimore, ha l’obiettivo di individuare un modello educativo per apprendere strategie di insegnamento-apprendimento efficaci. Le conoscenze e competenze acquisite durante il percorso formativo, che si avvale della sinergia tra personale sanitario e pazienti (o loro familiari) con formazione specifica, potranno essere diffuse sia a livello scientifico sia a livello divulgativo presso la comunità.