Si trovavano a pattugliare l’abitato di Correggio quando l’attenzione dei componenti di una pattuglia dei carabinieri di Correggio è stata attirata da una rigogliosa pinta di marijuana che sporgeva da un balcone di una privata abitazione del paese. In “visita” al proprietario, identificato in un 20enne barista del paese, i militari, oltre ala pianta, sequestravano materiale che facevano ricondurre alla coltivazione.

Con l’accusa di coltivazione di sostanze stupefacenti i carabinieri della stazione di Correggio hanno arrestato un 20enne barista del paese ristretto a disposizione della Procura reggiana. Lo stesso nella mattinata odierna comparso davanti al tribunale di Reggio Emilia, dopo la convalida dell’arresto, veniva scarcerato in attesa del processo.

E’ accaduto l’altro pomeriggio quando nel corso di un servizio perlustrativo automontato una pattuglia della stazione di Correggio, nel transitare nel centro del paese, notava sul davanzale di una finestra del secondo piano di una privata abitazione un vaso con all’interno una pianta di marijuana. Alla luce di quanto notato i carabinieri accedevano all’interno dell’abitazione del 20enne sequestrando la pianta di marijuana dell’altezza di circa un metro e un piccolo quantitativo di foglie di in essiccazione, nonché materiale per la preparazione, confezionamento, pesatura e coltivazione. In particolare all’interno di una scatola in legno venivano rinvenuti e sequestrati: un bilancino di precisione; un coltellino a serramanico con lama intrisa di sostanza stupefacente; una settantina di bustine in cellophane trasparente 50 x 50 mm, vuote verosimilmente da utilizzare per il confezionamento dello stupefacente.

Nel corso della perquisizione il 20enne spontaneamente consegnava, prelevandolo dall’interno dello sgabuzzino, un dispositivo per illuminazione artificiale per serre costituito da plafoniera e trasformatore. Alla luce di quanto accertato il 20enne veniva arrestato.

(immagine d’archivio)