L’acqua è essenziale per la vita, e la fruibilità di questa risorsa rappresenta la condizione indispensabile per lo sviluppo e il progresso di ogni essere umano. Oggi, in un mondo pervaso da conflitti e ineguaglianze, 663 milioni di persone hanno un accesso limitato se non insufficiente all’oro blu. Ma anche le popolazioni più fortunate hanno visto il loro diritto all’acqua sempre più eroso; dinamiche macroeconomiche globali ne hanno infatti messo a repentaglio la fruibilità e la eco sostenibilità, producendo diseguaglianze e la perdita di diritti dei cittadini.

Sono queste le problematiche che hanno spinto GVC – Gruppo di Volontariato Civile Ong emiliana – a lanciare la Campagna #gocciaAgoccia, patrocinata dal Comune e dalla Provincia di Reggio Emilia. L’obiettivo è sostenere i progetti di GVC per garantire l’accesso all’acqua in paesi dell’Africa subsahariana come il Burundi, alla popolazione siriana ospitata nei campi profughi in Libano o residente in città della Siria come Aleppo, fino alla popolazione di Haiti devastata da continue calamità naturali.

La Campagna, che ha ottenuto l’adesione di 28 Comuni reggiani e dello stesso Comune capoluogo, con la collaborazione di Iren e Ireti, è stata presentata stamani nel Municipio di Reggio Emilia dall’assessore alla Città internazionale Serena Foracchia, dalla presidente di GVC Dina Taddia e dal direttore di Ireti Eugenio Bertolini.

“GVC crede fermamente che dove manca l’acqua manca tutto”, afferma la presidente di GVC Dina Taddia, spiegando che “avere accesso all’acqua significa anche avere accesso alla salute, al cibo, all’istruzione e allo sviluppo, sia economico che sociale”.

Al fine di creare una piattaforma sostenibile e creare sinergie virtuose con gli attori locali, GVC ha intrapreso una fruttuosa collaborazione con il Comune di Reggio Emilia e con 28 Comuni della provincia reggiana che, oltre a sostenere l’iniziativa #gocciaAgoccia, hanno deciso di condividerne i valori e disseminarne il principio fondante: l’accesso all’acqua cambia tutto. Inoltre, grazie al patrocinio della Provincia di Reggio Emilia, l’iniziativa suggella una ben collaudata collegialità territoriale, oltre che amministrativa e politica.

“Abbiamo deciso di aderire a questa Campagna, perché l’acqua è un tema universale ed è un obbligo morale impegnarsi affinché anche chi vive in altre regioni del mondo possa avere le nostre stesse possibilità”, dice l’assessore a Infrastrutture del territorio e Beni comuni Mirko Tutino.

“Condividiamo questo il progetto – ha detto l’assessore alla Città internazionale Serena Foracchia, intervenuta alla presentazione – consapevoli di quanto la carenza di acqua generi una condizione estremamente critica in molti Paesi del mondo e sia causa di conflitti internazionali, ed è positivo il fatto che Iren abbia accolto la proposta di collaborazione. La Campagna è volta altresì a un corretto e responsabile uso di questa risorsa, indispensabile per la vita, anche qui nel Reggiano, dove l’acqua non manca”.

Per comunicare questo messaggio, l’organizzazione emiliana ha deciso di dare visibilità a questa campagna sfruttando le ‘fontane del terzo millennio’, le cosiddette Casette dell’acqua pubblica create da Iren e gestite da Ireti (che insieme finanziano l’iniziativa), distribuite sul territorio reggiano nei 28 comuni che fanno parte del progetto. In questi hotspots di acqua pubblica, dal forte significato evocativo, sono stati apposti posters che ritraggono le condizioni delle popolazioni che devono fare i conti quotidianamente con la scarsità, se non l’assenza, di acqua pulita.

Ai 33 distributori pubblici dell’acqua presenti nel Reggiano si stima accedano circa 10.000 persone al giorno: il livello di diffusione della Campagna attraverso queste immagini è dunque molto significativo.

“Iren partecipa volentieri a questa iniziativa in segno di vicinanza alle iniziative del territorio reggiano – ha sottolineato Eugenio Bertolini, direttore di Ireti – che in questa occasione toccano un tema fondamentale, quello dell’accesso all’acqua potabile, tema sul quale siamo particolarmente sensibili perché, gestendo il ciclo integrato delle acque sul territorio, ci rendiamo conto di quanto sia difficile tutelare e rendere disponibile a tutti un bene così prezioso come l’acqua. Ricordiamo che ogni reggiano consuma in media 130 litri d’acqua al giorno, un dato al di sotto della media nazionale che è di circa 170 litri al giorno. Ma non dimentichiamo chi dispone e può far uso di molto, molto meno”.

Il messaggio è chiaro: portare i cittadini reggiani, anche se solo per un breve momento, all’interno delle vite di chi non ha la fortuna di poter usufruire di un servizio avanzato come quello fornito da Iren a Reggio Emilia e provincia. La Campagna punta a far leva sul tradizionale e molto radicato rapporto dei cittadini reggiani con l’acqua, intesa come bene collettivo e non del singolo.

Per fare dell’acqua un diritto, serve l’aiuto di tutti: si sostiene la Campagna #gocciaAgoccia andando sul sito www.gocciaagoccia.org.

Intanto i Comuni reggiani stanno facendo la loro parte, aderendo alla campagna GVC #gocciaAgoccia. Si tratta dei Comuni di: Albinea, Bagnolo in Piano, Bibbiano, Boretto, Cadelbosco di Sopra, Campagnola Emilia, Campegine, Canossa, Casalgrande, Castellarano, Castelnuovo di Sotto, Cavriago, Correggio, Gattatico, Guastalla, Luzzara, Montecchio Emilia, Novellara, Poviglio, Quattro Castella, Reggio Emilia, Reggiolo, Rio Saliceto, Rolo, Rubiera, San Martino in Rio, Sant’Ilario D’Enza, Scandiano, Vezzano sul Crostolo.

E alla presentazione alla stampa di stamani hanno voluto essere presenti diversi sindaci e assessori dei Comuni reggiani coinvolti: Andrea Carletti, sindaco di Bibbiano; Paolo Cervi, sindaco di Campegine; Andrea Costa, sindaco di Luzzara; Tania Tellini, sindaco di Cadelbosco; Matteo Benassi, vicesindaco di Boretto; Gianmarco Marzocchini, vicesindaco di Correggio; Roberta Ibatici, assessore del Comune di Albinea;  Marzia Incerti, assessore del Comune di Castellarano;  Daniele Golinelli, assessore del Comune di Montecchio Emilia.