Dall’armadio mancava la pistola d’ordinanza e così un 50enne, guardia giurata di Bagnolo in Piano, nella tarda serata di ieri, ha chiamato i carabinieri per denunciare il furto. Un furto apparso sin da subito dai contorni misteriosi come emerso nel corso del sopralluogo eseguito dai carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano. Nessuna effrazione, la casa si presentava in perfetto ordine e lo stesso armadio dove era riposta in origine l’arma era regolarmente chiuso.

E così, dopo aver saputo dallo stesso derubato che l’ultima ad entrare a casa era stata una sua “amica”, le attenzioni dei carabinieri di Bagnolo in Piano si sono rivolte immediatamente nei confronti della donna, una 50enne abitante a Bagnolo in Piano. Le conferme a tali sospetti sono giunte dall’esito della perquisizione domiciliare che i carabinieri della stazione di Bagnolo in Piano hanno effettuato a casa della sospetta.

Infatti, nascosta sulle tegole del tetto della mansarda facilmente raggiungibile dalla finestra del bagno, i carabinieri rinvenivano la pistola Beretta calibro 40 S & W asportata alla guardia giurata. Alla luce dell’esito della perquisizione la donna veniva condotta in caserma e tratta in arresto in ordine ai reati di furto aggravato in abitazione e detenzione abusiva di armi. La stessa al termine delle formalità dio rito veniva ristretta presso la casa circondariale di Modena  a disposizione della Dr.ssa  Maria Rita PANTANI, sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta. Secondo quanto emerso, nella fase embrionale delle indagini, la donna ha compiuto il furto della pistola in segno di rivalsa nei confronti dell’uomo “indeciso” ad avere con la stessa una relazione sentimentalmente stabile.