“Sulla questione del lavoro accessorio stiamo assistendo ad uno spettacolo disarmante e deprimente. La giusta esigenza di evitare eventuali abusi si è trasformata in una contesa politica che non ha più nulla a che vedere con il lavoro. Si sta giocando sulla pelle delle imprese, che hanno assolutamente bisogno di una normativa che regoli le prestazioni occasionali e saltuarie, come avviene in tutte le economie avanzate. E ne abbiamo assoluto bisogno ora, visto l’imminente arrivo della stagione estiva da un lato. E visto nel caso specifico di Modena, degli eventi senza precedenti in programma a partire dal concerto di Vasco Rossi che richiamerà 220mila persone in città e sul territorio”.

Questa la posizione di Mauro Rossi, presidente provinciale di Confesercenti Modena a seguito dell’impasse venutosi a creare sull’importante tema del lavoro accessorio.

“L’associazione imprenditoriale, ci risulta abbia dato la massima disponibilità nei confronti di ogni ipotesi. Siamo d’accordo con l’aumento del valore orario dei buoni, è stato espresso parere favorevole all’introduzione – per la prima volta, sottolinea Rossi – di un tetto d’utilizzo per le aziende, alle liste dei settori ‘a rischio’, e si è risposto in modo affermativo anche alla previsione di un blocco minimo di quattro ore per le prestazioni lavorative occasionali. A questo punto temiamo che i bisogni delle imprese, in questa partita, non siano proprio considerati. In ballo c’è altro, si vuole usare il tema del lavoro accessorio come casus belli politico. Poi non ci stupiamo se, in una situazione politica ed economica come questa, la fiducia delle imprese crolla”.

“Per questo – conclude Rossi – chiediamo al Governo di uscire quanto prima dall’inerzia creatasi e di dare le risposte concrete in merito. Non fare ciò, significa compromettere la stagione estiva, ma nello specifico, se guardiamo a Modena penalizzare fortemente le imprese di fronte agli eventi in programma quest’estate, per i quali l’Amministrazione comunale ha chiesto la massima collaborazione. Lasciare aperto il buco normativo che si è creato con l’eliminazione dei buoni lavoro vuol dire mettere a repentaglio l’attività economica, in particolare quella delle piccole e piccolissime imprese, del commercio del turismo e dei servizi, con danno incalcolabile per tante MPMI e per i lavoratori”, conclude Rossi, non mancando di sottolineare che in proposito già oggi, l’Associazione provvederà ad incontrare il senatore Pd Stefano Vaccari e l’Onorevole Pd Davide Baruffi, sulla necessità di uscire quanto prima dall’impasse.