Simulazioni di interventi di emergenza ed evacuazioni, dimostrazioni di unità cinofile, esposizioni di mezzi di soccorso e allestimento di campi tendati per il primo intervento. In tutta l’Emilia-Romagna, dal 20 maggio a metà giugno, si terrà la quarta edizione della Settimana della Protezione civile: 37 iniziative in 28 Comuni (14 a Bologna, 5 a Parma, 4 a Modena, 2 a Ferrara, 4 a Forlì-Cesena, 7 a Ravenna e 1 a Rimini) tra addestramenti, esercitazioni e incontri formativi per i cittadini, con un’attenzione particolare ai più giovani.

A Bologna il 27 maggio, inoltre, si terrà la cerimonia conclusiva dei lavori degli Stati generali del volontariato di protezione civile che hanno coinvolto nelle scorse settimane gli oltre 16.400 volontari della regione, impegnati in una serie di incontri finalizzati a raccogliere proposte per avviare la revisione della legge 1/2005 sul sistema di Protezione civile dell’Emilia-Romagna. In quell’occasione, le istituzioni ringrazieranno formalmente i volontari e gli operatori intervenuti nei Comuni del Centro Italia colpiti dal terremoto nel 2016.

Un mese di iniziative nelle piazze

La rassegna è organizzata dalla Regione Emilia-Romagna, ogni anno tra maggio e giugno, per ricordare il sisma del 2012, sensibilizzare i cittadini sul tema della sicurezza del territorio e diffondere una sempre maggiore cultura della prevenzione e del rischio. Anche attraverso la possibilità di toccare con mano come lavorano operatori e volontari in caso di calamità naturali.

Le iniziative coinvolgono tutti gli Enti che operano sul territorio per fronteggiare le emergenze: l’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile della Regione, le Province, i Comuni, le Prefetture, le Forze dell’ordine e il mondo del volontariato.

Le attività che per un mese animeranno piazze e strade prevedono diverse prove di evacuazione, campi tendati e mezzi di soccorso in mostra, unità cinofile in azione, simulazioni di interventi in situazioni di emergenza; e ancora, incontri nelle scuole, momenti di formazione e sensibilizzazione per i cittadini e banchetti informativi su come si fa a diventare volontari.

A Bologna, gli Stati generali della Protezione civile dell’Emilia-Romagna

Tra gli appuntamenti clou della settimana, gli Stati generali del volontariato di protezione civile che sabato 27 maggio riuniranno al Parco Nord di Bologna i volontari di tutti i coordinamenti provinciali e delle associazioni regionali.

Una giornata speciale: in mattinata (ore 10.30) sarà presentato il documento finale del processo partecipativo che porterà alla riforma della legge regionale 1/2005; nel pomeriggio (ore 14.30) si terrà una cerimonia di ringraziamento pubblico ai volontari e agli operatori intervenuti nell’emergenza del sisma dell’Italia Centrale.

Insieme al presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, e all’assessore regionale alla Difesa del suolo e Protezione civile, Paola Gazzolo, saranno presenti i rappresentanti della Protezione civile nazione, il commissario straordinario alla Ricostruzione, Vasco Errani, il presidente della Regione Marche, Luca Ceriscioli, il presidente di Anci Marche e sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi, e i sindaci di Montegallo, Caldarola e  San Severino Marche, Sergio Fabiani, Luca Giuseppetti e  Rosa Piermattei.

Il sistema di volontariato dell’Agenzia regionale di Protezione civile

Le associazioni di volontariato di protezione civile presenti in Emilia-Romagna sono 361 con 16.428 volontari iscritti (11.569 uomini; 4.859 donne). Di questi circa 12mila sono operativi ovvero pronti a intervenire in caso di necessità.

In particolare sono 707 i volontari di Piacenza, 2.542 Parma, 2.685 Reggio Emilia, 3.012 Modena, 2.565 Bologna, 1.366 Ferrara, 634 Ravenna, 1.856 Forlì-Cesena e 1.061 Rimini.

Molteplici sono le attività di intervento e sostegno garantiti nelle diverse fasi (previsione, prevenzione, soccorso, superamento dell’emergenza ed esercitazione) e secondo forme diversificate in base alla specializzazione e alle caratteristiche operative delle singole associazioni.

Il servizio fornito dal volontariato è ingente e prezioso: tra il 2016 e il 2017 in Centro Italia sono stati 1.706 quelli emiliano-romagnoli intervenuti per aiutare la popolazione colpita dall’emergenza del sisma e neve.