Questa mattina sono stati resi noti i dettagli dell’operazione conclusa dalla Polizia di Stato di Modena che ha fatto luce su un’attività delittuosa finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sul territorio nazionale ed ha portato all’esecuzione di provvedimenti cautelari emessi dal GIP del Tribunale di Modena.

Le indagini, iniziate nel 2016, hanno evidenziato la presenza di un gruppo di soggetti che in concorso, avvalendosi anche della collaborazione di un poliziotto appartenente all’Ufficio Immigrazione sottoposto alla misura cautelare della interdizione dai pubblici uffici per tre mesi (un altro agente risulta invece indagato a piede libero), è riuscito a garantire il rinnovo o l’ottenimento di titoli di soggiorno altrimenti non ricevibili.

Un cittadino albanese è stato colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere mentre un cittadino marocchino è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per analoghe fattispecie delittuose. Nel corso delle attività sono state eseguite ulteriori 9 perquisizioni nei confronti di 3 cittadini marocchini, 2 cittadini albanesi e 3 cittadine italiane che avrebbero agevolato l’ottenimento dei titoli di soggiorno grazie a matrimoni d’interesse.

“Le indagini della Squadra Mobile condotte con scrupolo e riservatezza, confermano – afferma il Questore di Modena –  che la Polizia di Stato vanta anticorpi in grado di neutralizzare qualsiasi virus corruttivo tenti di attaccarla, che non esistono zone franche d’impunità al proprio interno, che la linea della legalità opera con eguale fermezza nei confronti del nostro personale. L’impegno delle nostre donne e dei nostri uomini continua a riscuotere fiducia ed apprezzamento tra la gente perché assicura – anche in circostanze come quella odierna – un’immagine della Polizia di Stato integra, trasparente ed imparziale”.