La fibromialgia o sindrome fibromialgica (SFM) è una malattia frequente eppure difficile da riconoscere a causa dell’assenza di specifici esami in grado di certificarne i sintomi. Per il dolore persistente e diffuso che la caratterizza e che compromette pesantemente la qualità di vita del paziente ha meritato il nome di “malattia invisibile”.

Sarà al centro di un focus che si svolgerà sabato 13 maggio a partire dalle ore 9 all’Auditorium del Core.

All’incontro medici-pazienti interverranno i maggiori specialisti di diverse discipline all’interno dell’Azienda ospedaliera Irccs Santa Maria Nuova e gli esponenti di Amrer, Associazione malati reumatici Emilia Romagna.

In Italia la Fibromialgia non rientra nell’elenco delle malattie croniche per le quali è prevista l’esenzione dalla compartecipazione alla spesa sanitaria e non risulta condiviso uno specifico percorso assistenziale. In Emilia-Romagna sono stati realizzati alcuni progetti sperimentali per il trattamento delle persone affette e da circa un anno la Regione ha costituito un Gruppo tecnico di lavoro multidisciplinare (medici di medicina generale, reumatologi, fisiatri, terapisti antalgici, fisioterapisti, altri) composto da una squadra di 15 esperti, tra cui componenti di Amrer ed esperti delle tre Aree Vaste emiliano-romagnole. L’obiettivo del tavolo tavolo è arrivare a presa in carico globale dei pazienti appropriata ed efficace raccogliendo dati su criteri diagnostici, sintomi e approccio terapeutico per giungere proposte condivise secondo evidenza clinica e percorsi definiti.

A livello internazionale si stima che la porzione di popolazione generale affetta da fibromialgia sia compresa tra il 2-3% e l’8%. Si tratta di una patologia più frequente nelle donne che negli uomini con un rapporto uomo-donna di 1 a 8 e un esordio tra i 25-35 anni per i maschi e tra i 45 e i 55 anni per le femmine.

Il 15% delle visite specialistiche reumatologiche è erogato a pazienti con questa sindrome che interessa il 5% delle visite svolte da medici di medicina generale. A livello nazionale secondo il Consiglio Superiore di Sanità (dati 2015) la patologia colpisce dall’1,5 al 2% della popolazione generale, circa 900 mila persone. In Emilia-Romagna, rispettando le stime fornite dal Consiglio Superiore di Sanità (1,5%-2% della popolazione generale), la popolazione afflitta da fibromialgia risulterebbe essere compresa tra i 66mila e gli 89mila abitanti ma i numero potrebbe crescere qualora si applicassero le stime internazionali (fino all’8% della popolazione generale).

“Per il buon governo clinico della sindrome è fondamentale l’approccio multidisciplinare – spiega la reumatologa dell’Azienda ospedaliera Santa Maria Nuova Fulvia Rossi – e in quest’ottica é importante il ruolo dei reumatologi nel porre la diagnosi e nel coordinare gli interventi dei vari specialisti interessati. Poiché non esiste una cura farmacologica specifica, il paziente deve autogestirsi e, a tale scopo, dobbiamo offrire gli strumenti necessari e i percorsi più chiari. Dobbiamo, inoltre, invitare all’attenzione su nuove proposte terapeutiche per il contenimento del dolore che prevedono l’utilizzo di cannabinoidi di cui vi è facile e generica prescrivibilità spesso non supportata da adeguata esperienza, specie nel monitoraggio degli effetti collaterali a lungo termine. La missione della commissione regionale della quale sono componente è proprio questa”.

L’iscrizione al convegno è obbligatoria sul sito dell’Associazione malati reumatici: www.amrer.it. Tel 051 249045 o 335 6223895.

FIBROMIALGIA

La fibromialgia è caratterizzata da dolore muscoloscheletrico cronico e diffuso, spesso associata ad astenia, disturbi del sonno, problemi cognitive di attenzione o di memoria, problem psichici (ad esempio ansia e depressione), e a un ampio insieme di sintomi somatici e neurovegetativi. Le origini della sindrome non sono ancora state pienamente comprese ed esiste incertezza rispetto al quadro fisiopatologico. Si distingue una forma primaria di fibromialgia e una associata ad altre condizioni. Nonostante la presenza di dolore in corrispondenza dei tessuti molli, muscoli, legamenti e tendini, la fibromialgia si caratterizza per l’assenza di infiammazione dei tessuti. Una caratteristica chiave della fibromialgia primaria consiste nel fatto che il dolore non è motivato dalla presenza di un’altra patologia reumatica o sistemica. È ampiamente condiviso come l’approccio terapeutico più appropriato nei pazienti con fibromialgia debba essere multidisciplinare, basato su un programma individualizzato di cura che includa diverse tipologie di interventi.