Martedì 9 maggio si concludono alla Fondazione Collegio San Carlo di Modena (via San Carlo, 5) le lezioni del ciclo dedicato al tema Tecnica. Forme di conoscenza e costruzione del mondo, ideato dal Centro Culturale. L’incontro di martedì, organizzato in collaborazione con Amici della Musica di Modena, dal titolo Le tecniche del comporre. Uno strumento espressivo indispensabile, sarà tenuto dal pianista e compositore Alessandro Solbiati, docente di Composizione presso il Conservatorio “Giuseppe Verdi” di Milano.

Oltre ad aver insegnato presso il Conservatorio “G.B. Martini” di Bologna e il Conservatoire “Francis Poulenc” di Tours, Solbiati tiene regolarmente corsi e masterclass in Italia e all’estero (Metz, Lione, Città del Messico, Sydney). È membro del Consiglio di Sorveglianza della SIAE e autore di numerose opere teatrali, per le quali è stato anche insignito del Premio Franco Abbiati della critica musicale italiana. La sua musica è incisa per prestigiose case discografiche, tra cui Stradivarius, Decca e Bis Records, ed eseguita nei più importanti festival europei. Alla sua attività di compositore e docente, affianca l’impegno di divulgatore, collaborando anche con il programma Lezioni di musica di Radio3.

Nella coscienza collettiva, la musica gode di una differente considerazione rispetto alle altre arti. Mentre tutti sanno che per dipingere, scolpire o scrivere un romanzo è necessario possedere una tecnica, molto spesso capita di imbattersi in una sorta di stupore, anche in ambiente culturale, quando si ricorda che il comporre musica da sempre richiede una forte conoscenza delle tecniche armoniche, melodiche, timbriche, strumentali, e dell’evoluzione di ciascuna di esse. Questo perché spesso, del tutto erroneamente, la musica è collocata nella regione dell’espressività “immediata e spontanea”, intuitiva e senza mediazioni del pensiero. Nulla di più falso, se si pensa alla grande storia musicale, da Palestrina a Bach, da Mozart a Beethoven, da Brahms a Ravel, fino ai giorni nostri. Le opere musicali, infatti, non sono il frutto della pura creatività del compositore svincolata da regole, ma il risultato di un difficile equilibrio tra innovazione e tradizione, tra estro e rispetto di modelli preesistenti. L’intuizione lasciata a se stessa conduce a esiti spesso banali e scontati, così come la pedissequa applicazione di modalità compositive consolidate porta alla ripetizione e all’accademismo. La vera originalità consiste nel tentativo di mediare tra queste due posizioni estreme, ovvero nel processo di interiorizzazione dei principi e delle pratiche, che si sono sedimentati nel corso del tempo. Solo questo atteggiamento apre al compositore inediti spazi di libertà e genera un campo, imprevisto, di opportunità e scelte su cui poter esercitare la propria fantasia e il proprio immaginario. In un’opera riuscita – sostiene Solbiati – invenzione e regola risultano inscindibili, dal momento che la regola genera necessità e la necessità diviene bellezza. In fondo, non l’assenza di regola, ma la sua assoluta metabolizzazione consente la libertà espressiva dell’artista.

La conferenza si tiene nel Teatro della Fondazione, con inizio previsto alle ore 17,30. L’incontro sarà trasmesso anche in diretta web collegandosi al sito www.fondazionesancarlo.it. La conferenza, come tutte le altre del ciclo, sarà inserita nell’archivio conferenze presente sullo stesso sito, da cui potrà essere scaricata gratuitamente. La partecipazione è libera. A richiesta si rilasciano attestati di partecipazione.

Il ciclo di lezioni è organizzato dalla Fondazione Collegio San Carlo, ente accreditato presso il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ai sensi di quanto previsto dalla Direttiva di accreditamento degli enti di formazione del personale della scuola n. 170/2016.