A meno di 24 ore dalla festa del 1° maggio tornano di attualità le proteste di alcune categorie che in Emilia-Romagna, per difendere il posto di lavoro e pretendere livelli di qualità minimi di svolgimento del servizio, sono state costrette in questi giorni – alla vigilia della Festa del Lavoro – ad alzare la voce, scendere in piazza, scioperare e rivolgersi anche alla magistratura.

Stiamo parlando dei Vigili del fuoco e dei precari della Polizia Municipale di alcune importanti realtà della regione. Due categorie essenziali per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza delle nostre città.

In lotta i precari dei Vigili del fuoco  in regione ed anche i lavoratori del comparto che attendono da 8 anni il rinnovo del contratto con gli stanziamenti che non sono adeguati al costo reale della vita ed i salari che hanno perso potere d’acquisto.

“E’ più che doveroso procedere allo sblocco del contratto di lavoro dei Vigili del fuoco  e avviare il confronto fra governo e sindacati per stabilire il giusto  riconoscimento economico a coloro che ogni giorno rischiano la vita per salvare quella altrui”: spiega Tullia Bevilacqua, segretario regionale di Ugl  Emilia-Romagna.

“Ci si deve muovere in due direzioni – aggiunge Tullia Bevilacqua – . Da un lato si deve avviare lo sblocco delle assunzioni degli idonei ai concorsi già banditi e dall’altro si deve procedere al più presto alla stabilizzazione dei precari che da anni attendono l’immissione in ruolo. Non dobbiamo dimenticare che si deve anche accelerare la procedura  dei concorsi per i  passaggi affinché si possano completare al più presto le dotazioni delle piante organiche in realtà importanti come Bologna e Modena. In Emilia-Romagna alcune  sedi di servizio  dei Vigili del fuoco, inoltre, richiedono   interventi di adeguamento e manutenzione. Così come è opportuno avviare il rinnovo del parco mezzi  che in alcuni casi hanno l’età media più alta d’Italia.  Il nodo di fondo è sempre lo stesso: i minori trasferimenti statali alle unità periferiche. Soldi che vengono spesi per altre politiche di governo come, ad esempio, l’accoglienza dei migranti e gli incentivi e sgravi contributivi collegati al jobs act che si sono dimostrati un fallimento ed anche un clamoroso sperpero di denaro , come abbiamo denunciato più volte”: ribadisce il  segretario regionale di Ugl  Emilia-Romagna.

Anche i precari della Polizia Municipale sono scesi  più volte sul piede di guerra.
La riduzione delle risorse disponibili e  i costanti blocchi totali o parziali delle assunzioni nella pubblica amministrazione  hanno colpito anche il settore dei vigili urbani e il ricorso ai contratti a termine nei Comuni  è diventato ormai un’abitudine per  gli amministratori locali dell’Emilia-Romagna.

Il personale  che non ha certezza del proprio futuro a volte sceglie di rivolgersi al tribunale come nel caso di Forlì dove sei agenti della Polizia Municipale,  che avevano lavorato come precari per complessivi 36 mesi ciascuno con  contratti a termine per il Comune e l’unione dei Comuni della Romagna Forlivese, si sono rivolti al Tribunale competente che ha accolto il ricorso e giudicato “illegittimi” questi rapporti di lavoro.

Il Comune di Forlì in questi giorni ha presentato un piano di stabilizzazione dei precari che si completerà nell’arco del  triennio.

Una scelta – mettere in agenda la stabilizzazione dei precari dei vigili urbani – adottata poche settimane fa anche a Bologna.
In entrambi i casi  la promessa di  assunzione coincide più o meno come tempistica con il rinnovo del consiglio comunale ed il voto negli enti locali.

“Ritengo sia poco opportuno far coincidere la promessa di un posto di lavoro con l’appuntamento elettorale. Non si può progettare il proprio futuro sulla base delle scadenze elettorali”: chiosa   il segretario regionale di Ugl  Emilia-Romagna  Tullia Bevilacqua.