«La presentazione delle domande Pac 2017 è a forte rischio.
Temiamo il mancato rispetto delle scadenze previste dall’ Unione Europea». L’ allarme è lanciato da Agrinsieme Emilia Romagna ed anche dal coordinamento di Reggio Emilia, che spiegano che «ai fini della presentazione delle domande per i contributi della Politica agricola comune, è obbligatorio, nella campagna in corso, predisporre un piano di coltivazione in forma grafica per almeno il 75% della superficie agricola» e che «per la redazione di tali piani di coltivazioni è indispensabile utilizzare strumenti geo spaziali che ad oggi presentano molti malfunzionamenti».
I Centri di assistenza agricola impegnati in questa nuova attività stanno riscontrando difficoltà di ogni tipo nel tentativo di inserire i dati delle aziende, sia di grandi che di piccole dimensioni.
«Nonostante la piattaforma grafica fornita da Agea (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) sia in manutenzione da circa un anno – spiega Agrinsieme – i tempi di rilascio della nuova versione non sono stati adeguati a quelli di lavorazione necessari ai Centri di assistenza agricola e queste rappresentano delle criticità alle quali si sommano le inevitabili difficoltà di implementazione sui sistemi regionali. Le inefficienze generatesi a partire dal sistema nazionale, cui la Regione si è agganciata, hanno determinato un allungamento dei tempi ed il conseguente e concreto rischio di non riuscire a presentare le domande nei termini di scadenza previsti dall’Unione Europea».
Per questo Agrinsieme Emilia Romagna, a tutela delle imprese associate, ha manifestato la propria preoccupazione e chiesto l’impegno della Regione Emilia Romagna e di Agrea (Agenzia regionale per le erogazioni in agricoltura) per giungere ad una tempestiva soluzione delle problematiche evidenziate.
«Occorre agire anche a livello nazionale – aggiunge Agrinsieme – affinché Agea ed il suo sistema informatico siano messi a regime. A livello regionale, nel caso persistano i problemi evidenziati, occorre prendere in considerazione l’individuazione di soluzioni alternative che consentano il ritorno ad una normale operatività, con un sistema perfettamente funzionante.
Chiediamo inoltre la massima attenzione affinché le richieste di proroga agli enti competenti, Ministero e Commissione Europea, già formulate, ottengano il risultato sperato. Se non si procederà urgentemente nel trovare soluzioni operative valide ed efficaci c’è il rischio che le difficoltà possano generare effetti negativi su tutte le istanze, domanda unica e Piano di sviluppo rurale, correlate ai dati dichiarati in questa fase, con il rischio di moltiplicare errori ed anomalie. Questo provocherebbe notevoli ritardi nei pagamenti degli acconti autunnali, sui quali le imprese agricole devono fare grande affidamento per compensare le gravi difficoltà finanziarie che stanno subendo a causa dell’ andamento negativo di alcuni mercati e delle avversità atmosferiche, e per sostenere la funzionalità dell’ azienda».
«Infine, superata questa grave situazione – conclude Agrinsieme Emilia Romagna – chiediamo di valutare con attenzione la scelta di affidare al sistema nazionale Agea e Sian le pratiche delle imprese agricole dell’Emilia-Romagna, valutando se non sia il caso di rivedere il tutto per mettere in sicurezza l’ accesso alle risorse».