Non un solo minuto è stato perso per giungere all’accertamento dei fatti. Chiara la linea scelta dalla Giunta regionale e dal presidente della Regione: verifiche rapide, fermezza e inflessibilità nei confronti degli eventuali responsabili, uso di tutti gli strumenti disponibili per tutelare il buon nome dell’Ente e di chi ci lavora; e, al tempo stesso, massima trasparenza sulle decisioni prese.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, ha ripercorso oggi in Assemblea legislativaquanto è stato fatto in merito ai presunti casi di assenteismo di alcuni dipendenti dell’Istituto dei beni artistici, culturali e naturali dell’Emilia-Romagna, al centro del servizio realizzato da ‘Striscia la notizia’ e mandato in onda lunedì scorso. Con un importante impegno preso in Aula: “Anche alla luce di quello che sarà l’esito delle verifiche che abbiamo avviato, credo che questa possa essere l’occasione per avviare un percorso di revisione e riforma complessiva dell’Istituto dei beni culturali e delle relazioni che lo legano alla Regione Emilia-Romagna. Una riflessione da sviluppare insieme- ha sottolineato- avendo ben presente l’importanza dell’esperienza messa in campo in questi anni dall’Istituto, perché non vogliamo certo buttare ciò che di buono è stato fatto. Sulla cultura abbiamo puntato tantissimo, raddoppiando già i fondi destinati al settore, che triplicheremo entro fine mandato”.

Quanto ai presunti casi di assenteismo, “stiamo usando tutti gli strumenti disponibili per verificare l’andamento dei fatti, e una volta conclusi gli accertamenti, se emergessero delle irregolarità, come abbiamo detto sin dall’inizio saremo inflessibili con i colpevoli- ha sottolineato Bonaccini-. Attendiamo quindi che gli organi ispettivi che abbiamo messo in campo accertino nei tempi più brevi possibili quanto successo, comprese le eventuali responsabilità, che ricordiamo sono sempre personali, sia dei singoli sia di chi era chiamato a controllare, per poter arrivare a decisioni sulle quali non escludo nulla, anche rispetto a chi era chiamato a controllare”.

L’Emilia-Romagna, ha proseguito il presidente della Giunta, “è una Regione d’eccellenza, non solo grazie ai suoi amministratori, ma anche per merito dei tantissimi dipendenti e collaboratori che ci lavorano. Non permetteremo che venga infangato il loro e il nostro nome, anche perché della sobrietà e del rigore abbiamo fatto la cifra di questo mandato. Noi per primi, come Ente pubblico, abbiamo il dovere di fare rispettare le regole; non vogliamo che questa vicenda si trasformi in una ‘caccia alle streghe’, ma se qualcuno quelle regole le ha infrante, ne risponderà. E anche in questo caso useremo tutti gli strumenti disponibili, a partire da quelli offerti dai decreti Madia, per sanzionare i colpevoli”.

Le azioni messe in campo dalla Regione
Nel ricordare tutte le decisioni assunte sin da venerdì 7 aprile, quando l’inviato di ‘Striscia la notizia’ ha mostrato a Bonaccini parte delle immagini del servizio andato poi in onda la sera del lunedì successivo, tra cui un esposto immediatamente inviato alla Guardia di Finanza (Polizia tributaria di Bologna, Gruppo tutela della spesa pubblica), il presidente della Giunta ha ribadito che sono al lavoro sia l’Ufficio per i procedimenti disciplinari, sia il Collegio ispettivo straordinario, entrambi esterni all’Ibc, per accertare rispettivamente presunte irregolarità sulla presenza in servizio dei dipendenti e compiere verifiche sulla gestione amministrativa, contabile e del personale dell’Istituto. Si è anche già svolta in Regione l’audizione del presidente dell’Ibc, del Consiglio direttivo e del direttore e ai vertici dell’Istituto è stata chiesta una relazione sulle modalità di controllo interne all’Istituto e le ricadute sull’attività quotidiana del modello organizzativo e gestionale previsto.